Al Cittadella scorrono i titoli di coda

A fine mese chiude i battenti lo storico cinema e teatro aperto 55 anni fa a Lugano
(fotogonnella)
Giuliano Gasperi
Giuliano GasperieGiorgia Reclari
22.06.2015 06:00

LUGANO - A fine mese lo storico cinema e teatro Cittadella, aperto 55 anni fa, chiuderà definitivamente i battenti. Un pezzo di storia che a Lugano non ci sarà più e la cosa ha fatto molto discutere. Per il direttore Andrea Incerti è dunque il momento dei ricordi, ma anche il momento di togliersi qualche sassolino dalle scarpe. «In tanti mi chiedono, si lamentano, ma nessuno propone niente – commenta  – È mancato il supporto della Città, che è stata deludente, ma anche della comunità: se ogni persona che ha messo «mi piace» sulla pagina Facebook per salvare il Cittadella avesse donato un contributo...».

Voluto e finanziato dalla Fondazione Basilica del Sacro Cuore, il Cittadella apre nel 1960 come sala teatrale e auditorium parrocchiale e in seguito viene attrezzato per la proiezione di film in 35 mm. Incerti sognava di avere il Dottor Zivago, «ma le pellicole più ambite venivano bloccate dalle sale più grandi. Avevamo chiesto la seconda, la terza... la ventenesima visione, ma niente». Le cose sono cambiate con la chiusura del Kursaal, che ha regalato al Cittadella un periodo di gloria. «Abbiamo avuto in prima visione film come Schindler's list e Ritorno al futuro che ci hanno ridato ossigeno, ma poi... è arrivato il Cinestar, che condannava a una morte lenta ma inevitabile le nostre proiezioni. Per fortuna ci rimaneva il teatro, con tutte le pièce ereditate dal Kursaal». Ma poi... è arrivato il LAC.