Al tavolo si siede pure la Lega, ma non ritira la sua iniziativa

Ci siamo. Salvo ribaltoni dell’ultimo minuto, il controprogetto del PLR (sostenuto dal Centro) all’iniziativa leghista sulla deducibilità fiscale dei premi di cassa malati avrà con ogni probabilità i numeri in Gran Consiglio per poter essere approvato in aula, e quindi poi essere pure votato alle urne dal popolo. Sì, perché oggi (come promesso), la Lega dei ticinesi ha sciolto le riserve. E lo ha fatto annunciando una sostanziale approvazione del controprogetto. Lo sosterrà in aula, ma - e questo è un altro dato politico rilevante - allo stesso tempo non ritirerà la sua iniziativa popolare. Così facendo, dunque, alle urne dovrebbero giungere entrambe le versioni: l’iniziativa originale e il controprogetto, che essenzialmente raggiunge lo stesso obiettivo, ma in un arco temporale un po’ più lungo.
Un sì e pure un no
«Questo controprogetto, rispetto alla prima bozza che la scorsa settimana è arrivata alla nostra attenzione, ci soddisfa», spiega a tal proposito il coordinatore della Lega, Daniele Piccaluga. In un primo momento, infatti, la Lega ha respinto sia il controprogetto del Centro che quello del PLR. Ma la nuova bozza di compromesso, che si avvicina molto più al testo originale leghista, ha ora fatto breccia in via Monte Boglia. Ciò significa, concretamente, che il movimento sosterrà il testo anche nell’aula del Parlamento. «Sì, questo controprogetto merita il nostro sostegno», rileva ancora Piccaluga. «La nostra iniziativa ha quale obiettivo di rendere i premi di cassa malati interamente deducibili nella dichiarazione delle imposte. E il controprogetto del PLR, anche se in un lasso di tempo un po’ più lungo, alla fine raggiunge lo stesso obiettivo». Motivo per cui, appunto, avrà l’appoggio del movimento. La Lega, come detto, allo stesso tempo non ritirerà il testo originale. E questo, evidenzia il coordinatore, per un semplice motivo: «Per il rispetto di di chi ha firmato il testo dell’iniziativa».
A sciogliere le riserve, sempre oggi, è stata anche l’UDC. Il capogruppo Sergio Morisoli ha spiegato al Corriere del Ticino che «l’obiettivo numero uno, per i democentristi, è quello di portare a casa un aiuto per la gente basato sugli sgravi fiscali e non sui sussidi che lo Stato eroga, come invece propone il PS. Dunque, a questo punto i modelli che vanno in tale direzione sono due: l’iniziativa originale e il controprogetto. Ed è chiaro che se ci sono i numeri per tenere in piedi un controprogetto e farlo approvare dal popolo ci va anche bene». Ma aggiunge Morisoli, «vedo anche un rischio tattico: andare alle urne sia con l’iniziativa che con il controprogetto potrebbe dividere i voti e far vincere la terza posizione, quella dei socialisti, che è la peggiore possibile». Insomma, per l’UDC, a prescindere dalla versione da mandare al voto, iniziativa o controprogetto, l’importante è portare a casa il risultato. Anche se, aggiunge sibillino Morisoli, «un controprogetto per essere solido deve contenere dei punti di ogni gruppo che lo sostiene».
Ora, è un segreto di pulcinella che sia PLR che Centro avrebbero preferito una soluzione diversa, con il ritiro dell’iniziativa da parte della Lega. Ciò avrebbe permesso di approvare il controprogetto per direttissima, senza passare dalle urne. Tuttavia, a questo punto l’intesa non dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) essere compromessa dalla decisione di via Monte Boglia. Sia PLR che Centro, da noi contattati, hanno ribadito la bontà del controprogetto, non mettendo quindi in dubbio la solidità dell’intesa raggiunta.
Qual è la proposta?
Il controprogetto, dunque, salvo ribaltoni dovrebbe essere siglato martedì prossimo in Commissione gestione e finanze. Esso prevede, ricordiamo, di integrare in un unico nuovo testo tre proposte giunte dai tre partiti: l’elemento della progressività dell’aumento della deducibilità fiscale in base all’aumento del premio medio di riferimento (idea avanzata dal PLR); l’aumento della deduzione del premio per i figli maggiorenni dagli attuali 1.200 franchi a 3.000 franchi (come proposto dal Centro); le soglie massime della deducibilità poste a 9 mila franchi per le persone sole e 18 mila per le famiglie (come chiede l’iniziativa della Lega).
Tutto ciò, trovando un compromesso pure sulle soglie di partenza - che aumenterebbero poi di anno in anno, in base all’aumento dei premi - a 6.500 franchi per le persone sole e 13.500 franchi per le famiglie.