All'Expo è ancora di scena il Ticino

MILANO - Torna l'appuntamento con le giornate ticinesi all'esposizione universale di Milano. E nonostante il caldo africano che incombeva già di prima mattina sull'attrazione del momento della scena meneghina, i visitatori non si sono lasciati scoraggiare. Al contrario, sono molti i coraggiosi che hanno deciso di sfidare la canicola per visitare i padiglioni.
"Mamma non preoccuparti, ho fatto un piano preciso - ha affermato una bambina in attesa della navetta che conduce al sito espositivo -, iniziamo con il Messico, poi Brasile, Italia, Ecuador e zone aride". "Ma non vuoi vedere la Svizzera?" ha quindi chiesto la madre. "Mamma dai, gli svizzeri sono noiosi e poi tanto in Svizzera ci stiamo già tutto il tempo!" ha prontamente ribattuto la giovane, senza neppure alzare gli occhi dalla cartina.
Nonostante l'inizio non esattamente propizio noi, spinti anche da un sentimento patriottico, non ci siamo lasciati scoraggiare e, decisi, ci siamo recati al Padiglione elvetico. E l'esperienza è stata a dir poco "energizzante". Tema centrale della giornata odierna è infatti l'energia. Ad accogliere i curiosi al Padiglione svizzero, le note allegre e dialettali della band Scarp da Tennis di Bellinzona, che ha fatto il pieno di spettatori (in particolare di nazionalità nipponica) che non si sono lasciati sfuggire l'occasione di immortalare sul proprio telefonino la band ticinese e, grazie ai testi che scorrevano sullo sfondo, anche di provare a canticchiare i ritornelli. In fin dei conti, in mezzo alla folla, chi se ne accorge se la cadenza non è esattamente "nostrana"?
Ad accompagnare i vari spettacoli musicali e di danza (e va detto, gli artisti che si sono esibiti sul palco di energia "ne hanno da vendere"), anche due esposizioni molto particolari. La prima, organizzata dalla Franklin University, affronterà nell'arco della giornata la tematica dell'energia sotto numerosi punti di vista: dall'alimentazione come fonte di energia per il corpo alle sfide legate ai cambiamenti climatici, passando infine per la forza artistica delle opere d'arte. In concomitanza, l'esposizione curata dall'IRE - l'Istituto di Ricerche Economiche dell'Usi - che permetterà ai visitatori di riflettere su temi quali l'abbandono del nucleare e la ricerca di nuove fonti energetiche, lanciando inoltre un'occhiata su un mondo, per il momento ancora utopico, nel quale le automobili non fanno più parte del quotidiano degli uomini. Presente all'inaugurazione della mostra anche il sindaco di Lugano Marco Borradori. Che ne abbia approfittato per trarre qualche spunto in ottica dell'arrivo della Formula E? "Ammetto che mi ero iscritto a questa giornata ben prima di partire per Londra" ci dice Borradori, "in ogni caso devo dire che ha portato bene!". Sul futuro di Lugano come città verde, Borradori è fiducioso ma cauto: "Incentivare i mezzi pubblici e creare delle piste ciclabili sono sicuramente dei progetti che ci stanno a cuore e che vorremmo sviluppare al più presto. Il problema purtroppo rimangono sempre i finanziamenti". E l'idea di un mondo senz'auto? Difficile da immaginare a corto termine ma chissà che non possa diventare la soluzione per risolvere i crucci del Piano Viario luganese? Affaire à suivre...
L'appuntamento con il Ticino a Milano non si ferma però alla giornata di oggi ma continuerà per tutto il fine settimana. Domani si abbandonerà l'energia e si scapperà, almeno metaforicamente parlando, dall'afa grazie al tema del giorno: la montagna e le sue bellezze naturali.