Meteo

Aria fredda, prime nevicate e tonfo delle temperature

Una massa d'aria di origine polare proveniente da Nord ha raggiunto la Svizzera – Chiusi diversi passi alpini – Al Sud, grazie al favonio, il termometro raggiunge i 20-22 gradi – Vento forte fino al mezzogiorno di sabato, poi in attenuamento ma presente fino a lunedì
© CdT/archivio
Jenny Covelli
13.09.2024 10:39

È arrivata la prima neve. Siamo in settembre, eppure il clima instabile ha portato freddo precoce e, in montagna, una coltre bianca. Un fronte freddo ha infatti fatto scendere, la notte scorsa, il limite delle nevicate in Svizzera al di sotto dei 2.000 metri. E ne risente anche la circolazione viaria. Questa mattina presto, sono stati chiusi diversi passi alpini: Furka, Flüela, San Gottardo, Grimsel, Klausen, Novena, Oberalp e Susten. Innevati anche i passi dell'Albula, del Bernina, dello Jaun, del Maloja e della Vue-des-Alpes. Per il resto, Viasuisse ha riferito a Keystone-ATS di non registrare alcuna grande limitazione della circolazione a causa della neve.

«Una massa d'aria di origine polare proveniente da Nord ha raggiunto le nostre regioni, portando a un tonfo delle temperature, soprattutto a Nord delle Alpi», spiega il meteorologo Lorenzo Di Marco. «Ecco spiegato il forte calo termico in quota e il ritorno della neve fino a media montagna. A Sud, l'effetto è mitigato dalla presenza del favonio». Se a Nord delle Alpi il termometro si ferma attorno ai 12-13 gradi, a Sud la massima è attorno ai 20-22 gradi. Insomma, «la sensazione è che faccia parecchio freddo, soprattutto al mattino, ma in realtà in Ticino è mitigato».

Questa avvezione di aria fredda ha, come detto, abbassato il limite delle nevicate. «Sta nevicando tuttora, con un'allerta di grado 2 in montagna», prosegue l'esperto di MeteoSvizzera. «Sopra i 1.400 metri sono attesi 5-10 centimetri di neve sul versante Nord alpino, anche 8-10 centimetri sopra i 1.800 metri sul versante Nord alpino centrale».

Settembre 2023 eccezionalmente caldo

I valori attuali potrebbero essere tra i primi cinque più freddi mai registrati nella prima quindicina di settembre. A titolo di paragone, settembre 2023 è stato il più caldo mai registrato dall’inizio delle misure nel 1864. La temperatura media nazionale è stata di 14,2 °C, valore più elevato della norma 1991-2020 di 3,8 °C – uno «scarto eccezionale» –e superiore di 0.9 °C a quello del settembre 1961 (precedente record per questo mese). Lo scorso anno, fra l’1 e l’11 settembre un’alta pressione persistente aveva determinato tempo soleggiato con temperature estremamente miti. Molte stazioni di misura avevano registrato il periodo di 14 giorni di gran lunga più caldo per il mese di settembre.

Vento fino a lunedì, ma meno forte da sabato pomeriggio

Insomma, l'intrusione di aria di origine polare ha spinto le temperature verso il basso. La fase con sbarramento e precipitazioni al Nord durerà fino al mezzogiorno di sabato, spiega ancora Di Marco. Una situazione che coincide con la fase di vento da Nord, che soffierà più forte anche in pianura, almeno fino a metà della giornata di sabato. Il vento sarà presente fino a lunedì, ma sarà più intenso nelle valli.

Domenica arriverà aria più mite in quota: se ora l'isoterma di zero gradi è sceso sotto i 2.000 metri, risalirà a 3.800; è previsto che si stabilizzi, infine, attorno ai 2.000-2.500 metri di altezza.

Concretamente, a partire da martedì MeteoSvizzera prevede giornate più nuvolose a Sud, con un fattore di rientro da est: quotidianamente potrà arrivare aria più umida dalla Pianura Padana, con visibilità ridotta. La temperatura si assesterà attorno ai 18-21 gradi, a dipendenza del soleggiamento (ma senza vento).

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