Politica

Bertoli: «Al 99% non sarò candidato»

Il consigliere di Stato PS dopo la rinuncia di Gysin: «Ho lasciato aperta la porta in caso di necessità del partito, ma mi pare che le cose stiano andando in maniera corretta, quindi al 99% non sarò candidato»
©Gabriele Putzu
Francesco Pellegrinelli
23.08.2022 12:09

La consigliera nazionale Greta Gysin, potenziale candidata di punta dei Verdi per un posto in Consiglio di Stato, ha rinunciato a correre per le elezioni cantonali del prossimo aprile. Ne abbiamo parlato con il consigliere di Stato socialista Manuele Bertoli.

Cosa comporta, per la sinistra, la rinuncia di Greta Gysin a correre per il Consiglio di Stato?

«Non voglio commentare una scelta che viene fatta in casa dei Verdi. Per me il punto politicamente rilevante, come d’altronde detto anche dalla stessa Gysin, è quello di confermare la lista unitaria del fronte rossoverde. Perché una lista unitaria a sinistra è un progetto, non solo per queste elezioni, ma anche per quelle che verranno più avanti. E quindi ora questo è l’elemento centrale da tenere in considerazione. Poi le persone stanno dietro i progetti, ma prima di tutto ci vogliono i progetti».

Secondo la co-presidente del PS Laura Riget a questo punto la sinistra dovrà ridimensionare un po’ eventuali sogni di raddoppio in Governo. È d’accordo?

«Può darsi. Ma credo che il raddoppio sarebbe stato in ogni caso difficile per le elezioni cantonali del 2023. Ma credo che sia un obiettivo da tenere bene in mente. Già il fatto che una lista unitaria, unendo voti di socialisti e Verdi (anche se in politica uno più uno non fa sempre due) possa diventare la terza o la seconda lista in termini di preferenze dei ticinesi, e non la quarta come è stato fino adesso, è un dato politico rilevante».

Lei potrebbe tornare in corsa, ricandidandosi?

«Ho sempre detto che di base non mi ricandido. Ho fatto dodici anni di Governo e ho lasciato aperta la porta in caso di necessità. Ma non necessità mie, bensì espresse dal partito. Mi pare che le cose stiano comunque andando in maniera corretta, quindi direi che al 99% non sarò candidato».

Quindi se ci fosse Marina Carobbio lei si farà da parte?

«Le ipotesi le faremo quando ci saranno i nomi sul tavolo».

E su Carobbio può dirci qualcosa?

«Se Marina decidesse di candidarsi per me va benissimo. È una persona con un’esperienza importante a livello parlamentare. L’esperienza necessaria per poter continuare un lavoro in Governo per la sinistra».

In questo articolo:
Correlati
Elezioni, Gysin rinuncia a correre
La consigliera nazionale ha sciolto le riserve: non sarà della partita per un posto in Governo – La capogruppo Crivelli Barella: «A breve un incontro con il PS per discutere gli scenari dopo questa decisione, che ovviamente scompone le carte in tavola» - Laura Riget: «Per l’obiettivo raddoppio questa decisione cambia gli scenari»