Elezioni, Gysin rinuncia a correre
I dubbi erano già presenti da diverse settimane, ma ora c’è la conferma ufficiale: la consigliera nazionale Greta Gysin, potenziale candidata di punta dei Verdi per un posto in Consiglio di Stato, ha rinunciato a correre per le elezioni cantonali del prossimo aprile.
Come riferito questa sera dalla RSI e confermatoci dalla capogruppo in Gran Consiglio Claudia Crivelli Barella, Gysin non sarà della partita. «Seppur dispiaciuti in parte – spiega Crivelli Barella – siamo felici che Greta continui a portare avanti la voce dei Verdi del Ticino a Berna».
E per quanto riguarda la corsa per il Governo, aggiunge la capogruppo, «i giochi sono ora più vivi che mai»: «Avremo a breve un incontro con il PS per discutere gli scenari dopo questa decisione, che ovviamente scompone le carte in tavola».


Già, tenendo conto che l’obiettivo iniziale di Verdi e PS era quello di puntare al raddoppio dei seggi in Consiglio di Stato, la decisione della consigliera nazionale cambia sicuramente le carte in tavola. Anche la co-presidente del PS Laura Riget, da noi raggiunta in serata, commenta: «Assolutamente, per l’obiettivo raddoppio questa decisione cambia gli scenari e riduce le possibilità del fronte rossoverde di conquistare due seggi. Gysin, d’altronde, è un profilo politico molto conosciuto e che avrebbe portato molti voti. Tuttavia, credo che l’entusiasmo in vista delle elezioni vada coltivato attorno all’alleanza stessa tra i due partiti e ai contenuti comuni, non attorno alle singole persone». E per il PS, cambia qualcosa? «No. Per noi non cambia nulla», risponde Riget. «L’intesa con i Verdi prevede una ‘formazione’ con 2 candidati socialisti, 2 ecologisti e uno d’area. Ma poi spetta ai rispettivi partiti decidere chi è candidato. Quindi no, per noi non cambia nulla».
I primi dubbi
Il nome di Gysin quale potenziale candidata circolava ormai da mesi ed era la logica conseguenza dell’ambizioso obiettivo che il fronte rosso verde (PS e Verdi) si è posto a giugno, quando entrambi i partiti hanno deciso di iniziare le trattative per formare una lista unica in corsa per il Governo, con l’intenzione di conquistare due seggi. E per raggiungere un obiettivo simile servivano, ovviamente, due nomi di “peso”. Quelli che più circolavano erano, appunto, quello di Gysin per i Verdi, affiancato dalla candidatura (ad oggi non ancora confermata) della consigliera agli Stati socialista Marina Carobbio. Tuttavia, già in giugno Gysin non nascondeva i suoi dubbi riguardo a una possibile candidatura al Governo: «Sul piano personale – aveva spiegato al CdT a inizio giugno, durante l’assemblea degli ecologisti - devo ancora decidere se un’eventuale candidatura, e ancora di più un’eventuale elezione, sarebbero compatibili con la mia situazione privata e familiare». E ora, dopo averci pensato per un paio di mesi, Gysin ha sciolto le riserve.