Locarno

Casa Varenna trasformata in boutique hotel

Dopo decenni di abbandono ecco il rilancio in ottica turistica dell'edificio del '700 con terrazza che s'affaccia su Largo Zorzi
Mauro Giacometti
04.06.2022 06:00

Casa Varenna potrebbe presto tornare agli antichi splendori, ristrutturando e rilanciando in chiave turistica uno storico edificio del ‘700 che s’affaccia su Largo Zorzi, con una terrazza aperta dalla quale si possono ammirare gli zampilli della fontana di piazza Pedrazzini. In attesa di sistemare il salotto di Locarno secondo la visione tracciata dal progetto «La Nouvelle Belle Èpoque» da avviare e concretizzare nei prossimi anni, c’è qualcosa da sistemare nei palazzi privati che s’affacciano su piazza Grande. Questione di decoro, innanzitutto, per rispecchiare lo spirito di recupero e valorizzazione urbanistica che ha ispirato il messaggio, appena approdato in Commissione della gestione, con il credito di 1,3 milioni di franchi destinato alla progettazione definitiva del centro cittadino che dalla Rotonda, piazza Castello e via Franchino Rusca si declina verso piazza Grande, Largo Zorzi e il Debarcadero per complessivi 43.000 metri quadrati. Una «visione» architettonica e paesaggistica per il salotto cittadino, quella appunto fornita dalla comunità di lavoro composta da Studio WE architetti (Lugano), Pool Architekten (Zurigo), Guscetti studio di architettura e pianificazione (Minusio), Rotzler.Land e Linea landscape architecture (Zurigo), scelta da una giuria  presieduta dal sindaco di Locarno Alain Scherrer, che con il credito di progettazione attualmente al vaglio della Commissione della gestione cittadina avrà un’accelerazione ma per la quale evidentemente occorrerà qualche anno affiché si concretizzi.

Dieci camere con vista

Per Casa Varenna, invece, potrebbero esserci delle novità più immediate. Secondo nostre informazioni, infatti, la ristrutturazione e la valorizzazione del palazzo settecentesco, abbandonato da decenni, potrebbe rientrare in un intervento di ristrutturazione e sistemazione in chiave turistica, sulla falsa riga di altri progetti alberghieri in corso che riguardano piazza Grande e dintorni (vedi CdT 11.5.2022). Casa Varenna, insomma, dopo essere rimasta ben presente per quasi tre secoli nel salotto cittadino ma ultimamente e desolatamente abbandonata, potrebbe trasformarsi in un «boutique hotel», con una decina di camere, corte interna e ampia terrazza panoramica, raccordandosi armonicamente con tutto il comparto che da Largo Zorzi sale verso il futuro Museo di Storia naturale previsto nel complesso del Monastero di Santa Caterina. Casa Varenna è attualmente di proprietà della banca cantonale zurighese e di un privato cittadino. La trattativa di acquisto dell’antico stabile da parte di un gruppo immobiliare svizzero sarebbe in dirittura d’arrivo e un team di architetti è già al lavoro per impostarne la ristrutturazione in chiave appunto ricettiva.

Famiglia di artigiani

La famiglia Varenna si insediò a Locarno nella metà del 1.500, riporta Virgilio Gilardoni nel suo «I Monumenti d’arte e di storia del Canton Ticino, Volume I». Faceva parte di tutta una serie di famiglie di artigiani (mastri da muro, carpentieri, falegnami, legnaioli, fabbri, ecc.) provenienti quasi tutte dai villaggi limitrofi e che aprivano bottega a Locarno, già allora centro di snodo importante grazie al suo porto sul lago. Risale invece agli inizi del ‘700 la costruzione della palazzina su due piani che s’affaccia sull’attuale Largo Zorzi, mentre all’epoca le acque del Verbano lambivano ancora via della Gallinazza. Della famiglia Varenna si son perse le tracce, mentre la casa al cui interno dovrebbe esserci un affresco, «Il Trionfo di Bacco» attribuito alla scuola degli Orelli, scrive sempre il Gilardoni, ha fatto registrare diversi passaggi di proprietà. Anche il Comune di Locarno, ad un certo punto, aveva pensato di acquistarla, ma poi non se ne fece più nulla. Gli ultimi proprietari dello stabile, come detto, sono la banca cantonale zurighese e un noto commerciante cittadino.