Caso Brivio: il PLR passa al contrattacco

La scorsa settimana ha fatto decisamente la notizia della polemica, con tanto di addio e creazione di una lista civica alternativa, tra il sindaco Nicola Brivio e la sezione PLR di Morcote. Il sindaco aveva di rinunciare alla candidatura e di voler fondare una lista civica. Perché? Oggi come oggi a Morcote il PLR ha la maggioranza assoluta. Quattro municipali su cinque (oltre a Brivio anche il vicesindaco Andrea Soldini e i colleghi Rinaldo Rinaldi e Massimo Suter ). Ma la sezione PLR aveva deciso di ricandidare unicamente Brivio, lasciando fuori Soldini e Suter (mentre Rinaldi aveva annunciato di non voler più correre). «Permettere che questo accada - aveva spiegato Brivio - significherebbe venir meno ai miei principi». Il sindaco ha dunque deciso di fondare una lista alternativa (MorcoteViva) in cui figureranno anche Soldini e Suter.
Durante la scorsa assemblea del PLR non sono poi mancate le parole pesanti, con Brivio che ha denunciato uno «schifoso cicaleccio» che ha messo in mezzo i suoi familiari e quelli di altri municipali.
La sezione PLR di Morcote ha preso posizione e replicato alle accuse. «Al di là delle interpretazioni personali che i diretti interessati (in primis il Sindaco) hanno ritenuto di dover esternare, cosa è veramente successo in seno al PLR di Morcote? Adesso che le bocce sono per così dire ferme, adesso che l’intenzione di questi dissidenti è sfociata, come era prevedibile, nella costituzione di una loro lista civica propria denominata “Morcote viva”, riteniamo doveroso puntualizzare i fatti e di rimandare ai mittenti certe affermazioni non corrette e non veritiere. La Sezione ha dovuto prendere atto che, nell’ultima legislatura ed in particolare nel corso degli ultimi due anni, il funzionamento del Municipio è stato caotico e carente, compromesso non solo da numerose assenze di persone ma soprattutto dalla mancanza di coesione tra i componenti PLR del Municipio in carica. Rivalità personali e individualismi hanno minato lo spirito di collegialità in seno all’Esecutivo comunale. Tensioni non solo interne al Municipio, ma che hanno anche compromesso l’intesa con gli organi partitici quali la Direttiva ed il Comitato».
La sezione si dice convinta che «con questa compagine non si poteva andare avanti» e spiega che questo è il motivo che ha spinto la Commissione cerca a mettersi all’opera già a ottobre «per trovare nuove persone, senza tuttavia omettere di interpellare i municipali uscenti per capire se una ricomposizione avrebbe permesso loro di smussare gli angoli e di rientrare nell’Esecutivo con meno frizioni e più spirito di squadra». Obiettivo non raggiunto. «La Commissione Cerca ha quindi dovuto lavorare alacremente per comporre una squadra coesa e volonterosa, preoccupandosi però di integrare nella lista il sindaco uscente (anche per garantire una certa continuità e una memoria rispetto alla passata legislatura). Quest’ultimo ha tuttavia adottato un comportamento ambiguo, dichiarandosi di principio non contrario a figurare nella lista PLR, ma tenendosi in riserbo di comunicare più avanti la sua decisione finale. Difatti le riserve le ha sciolte dopo 3 mesi, nel bel mezzo dell’Assemblea della Sezione PLR del 17 gennaio, dichiarando che non si riconosceva più negli obiettivi del partito cantonale, né tantomeno in quello comunale, e che non era disposto a rimettersi a disposizione sulla lista PLR per le elezioni di aprile».