Ticino

Caso Gobbi, altre domande non sono escluse

L’MPS nella seduta del 15 aprile chiederà una «discussione generale» in Gran Consiglio – Intanto Fiorenzo Dadò in base all’inchiesta e alla precisione delle risposte del Governo valuterà la possibilità di inoltrare una seconda interpellanza
©Chiara Zocchetti
Paolo Gianinazzi
05.04.2024 06:00

Contrordine. Nella seduta del 15 aprile in Gran Consiglio con ogni probabilità farà capolino il «caso Gobbi». Come riferito ieri da la Regione, infatti, l’Ufficio presidenziale del Gran Consiglio ha deciso di mettere all’ordine del giorno le tre interpellanze riguardanti l’incidente che ha visto coinvolto il consigliere di Stato: un’interpellanza di Fiorenzo Dadò e due del Movimento per il socialismo (MPS).

Lo scorso 26 marzo, giorno dell’apertura del procedimento penale da parte del Ministero pubblico, il Governo aveva infatti comunicato quanto segue: «In attesa di conoscere l’esito degli accertamenti penali in corso, gli atti parlamentari pendenti rimangono sospesi». Ma, appunto, sulla base di una perizia giuridica, l’Ufficio presidenziale ha deciso diversamente. E questo perché la competenza di decidere quali interpellanze ritenere «urgenti» (e dunque a cui dare subito una risposta in aula) spetta unicamente all’Ufficio stesso, non al Governo. Ora, dunque, al Consiglio di Stato spetterà decidere se rispondere, rispondere ma solo in parte, oppure (come sovente accade in questi casi) non farlo poiché è in corso un procedimento penale. Dopodiché, come da prassi, i deputati avranno la possibilità di chiedere una «discussione generale». Una richiesta che, come ci conferma Matteo Pronzini (tra gli interpellanti) giungerà sicuramente da parte dell’MPS. «È evidente che la chiederemo – spiega il deputato –, come abbiamo sempre fatto in questi casi».

Dal canto suo, l’altro interpellante, Fiorenzo Dadò, da noi contattato afferma: «Sul fatto che le interpellanze siano importanti e urgenti non ci piove. Ma se non ci saranno sviluppi rispetto a quanto è trapelato fino ad oggi, non vedo come si possa fare questa richiesta in modo serio. In questo momento se ne sta occupando la Magistratura, è evidente che rispondere alle mie domande è diventato molto complicato. Ad ogni modo, a tempo debito il Governo dovrà dare risposte precise ad ogni domanda presentata nella mia interpellanza, dalla prima all’ultima. Anche perché è possibile che ce ne saranno altre». Significa che giungerà, da parte sua, una seconda interpellanza? Ancora Dadò: «Nella mia interpellanza ho tralasciato alcuni dettagli, quindi dipende molto da cosa uscirà dall’inchiesta penale e dalla precisione delle risposte del Governo. Se sarà il caso ne inoltrerò un’altra».

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