Bellinzona

C'è il coworking nel futuro delle ex case comunali?

Alcune sedi amministrative degli enti locali conglobati nella Città aggregata risultano poco utilizzate secondo Patrick Rusconi: suggerita la creazione di spazi di lavoro condivisi - Si citano Gudo, Preonzo e Sant'Antonio
L'ex casa comunale di Gudo: ospita uno degli sportelli multifunzionali di quartiere ed è citata dall'interpellenza. © CdT/Chiara Zocchetti
Red. Bellinzona
20.03.2023 10:09

«Mantenere attività nelle ex case comunali è stato un punto fondamentale e anche una rivendicazione dell’aggregazione». È partendo da questa premessa che il consigliere comunale PLR Patrick Rusconi riflette sul destino di alcuni degli edifici pubblici sul territorio della nuova Bellinzona. Lo fa sottolineando che «purtroppo nelle zone periferiche alcuni edifici sono poco utilizzati», e sostiene sia il caso di Preonzo, Gudo e Sant’Antonio. Tramite un’interpellanza propone quindi al Municipio di introdurre per alcuni di questi luoghi il concetto di co-working, inteso come «spazio di lavoro condiviso». Si tratta in sostanza di mettere a disposizione a giovani imprenditori che vogliono lanciare un’attività ma non detengono grossi capitali, o altre persone interessate, degli spazi equipaggiati predisponendo gli elementi seguenti: connessione wi-fi a banda larga, stampanti, sala riunioni, angolo caffè e posteggi (già esistenti sul luogo). «La contropartita – spiega – è il pagamento di una tassa d’uso in base al tempo di utilizzo». Gli spazi potrebbero essere affittati per durate variabili (giorni, settimane, mesi o anche periodi più prolungati), «con tariffe sostenibili». Secondo Rusconi per la Città il «ritorno» dell’iniziativa sarebbe costituito soprattutto da un vero investimento a livello economico e occupazionale, facendosi promotrice di nuove opportunità. E si prenderebbero due piccioni con una fava, mettendo eventualmente questi spazi a disposizione pure delle entità associative spesso alla ricerca di una sede per riunioni ed eventi.

I quesiti

Chiede quindi all’Esecutivo se possiede una visione in ambito di co-working, qual è la percentuale di occupazione delle ex case comunali, se vi sono già state richieste di occupazione di tali strutture, se si intravvedono altri spazi pubblici che potrebbero essere destinati a questa attività.

L'ex casa comunale di Gudo: ospita uno degli sportelli multifunzionali di quartiere ed è citata dall'interpellenza. © CdT/Chiara Zocchetti
L'ex casa comunale di Gudo: ospita uno degli sportelli multifunzionali di quartiere ed è citata dall'interpellenza. © CdT/Chiara Zocchetti
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