Christian Paglia: «Non mi dimetto»

«Al momento non ritengo di dover presentare le dimissioni. Ho svolto il mio lavoro in buona fede. Ammetto di aver commesso degli errori dal punto di vista della gestione politica dei tre progetti. Ma ribadisco: non ritengo di dovermi dimettere». È tutto sommato sereno Christian Paglia, capodicastero Opere pubbliche e ambiente (DOP) di Bellinzona, dopo la presentazione dei risultati dei due audit voluti dal Municipio per far luce sui sorpassi di spesa da 5 milioni di franchi nei cantieri del Policentro della Morobbia a Pianezzo, dell’oratorio di Giubiasco e dello stadio Comunale in città. Risultati che sono stati presentati ieri dal sindaco Mario Branda, accompagnato dal vice Andrea Bersani e dai colleghi Giorgio Soldini e Mauro Minotti. Lui, Paglia, alla conferenza stampa non c’era. Raggiunto telefonicamente risponde picche all’invito a farsi da parte formulato dal PPD che ritiene insostenibile la sua posizione di municipale «dimezzato» con il Settore opere pubbliche affidato al sindaco sino al termine della legislatura: «Mi assumo la responsabilità politica dell’aumento dei costi, in particolare di quelli per la ristrutturazione dello stadio Comunale». Dal canto suo il PLR, il partito del 50.enne, «intende avviare una serie di riflessioni interne sulle conseguenze politiche di quanto emerso». Che richiede «assunzione di responsabilità, anche personale».
«Carico di lavoro oltre la soglia critica»
«Forse è stato uno sbaglio - conclude Paglia - non aver rallentato l’ondata di investimenti che veniva richiesta soprattutto nel 2018 e nel 2019 nel settore delle Opere pubbliche. Non vuol essere una scusante, ma in quel periodo il carico di lavoro stava andando oltre la soglia critica. Mi solleva il fatto che non vi siano state malversazioni e che tutti i soldi spesi sono andati in opere di qualità».