Coda al San Gottardo fino alle 4 di lunedì mattina

BELLINZONA - Una giornata folle per la viabilità ticinese. Immaginate nella stessa domenica: sole e bel tempo, quindi voglia di muoversi e fare una gita fuori città, il rientro in Svizzera interna di chi si è concesso una breve vacanza a sud e l’arrivo di un segretario di Stato americano a Bellinzona. Risultato: traffico paralizzato per tutto il giorno, fino alle 4 di lunedì mattina. Effettivamente c’è poco da immaginare, perché, quello che per molti potrebbe sembrare un incubo partorito in una notte tormentata, per altri è invece stata la pura e semplice realtà. In Ticino la circolazione sulle strade, soprattutto in A2, direzione nord, è stata da delirio. Dopo i disagi della mattina, verso Bellinzona, dove Mike Pompeo ha incontrato Iganzio Cassis, nel primo pomeriggio di domenica la colonna iniziava già da Riva San Vitale (video), con fortissimi rallentamenti verso nord. Dopo le 20 la coda al San Gottardo ha raggiunto punte di 16 km, con attese di circa tre ore tra Biasca e Airolo (sono state chiuse le entrate di Airolo e Faido, ed attivati i dosaggi del traffico nelle gallerie Biaschina e Piumogna). Verso le 22.30 il serpentone di veicoli era lungo ancora 13 km. Solo alle 4 è finito l’incubo per chi cercava di rientrare a casa, oltre Gottardo. Un tweet della Polizia cantonale ad un orario improponibile: «La colonna è finalmente terminata». Inutile dire che per tutto il giorno sui social network sono piovute critiche - più o meno educate, con scontata prevalenza di quelle irripetibili -, ma d’altronde l’arrivo di Mike Pompeo ha richiesto misure di sicurezza eccezionali, con Bellinzona blindata e le vie d’accesso alla Capitale ticinese bloccate. I disagi hanno interessato l’autostrada A2 anche in direzione sud sulla tratta Bellinzona-Agno almeno fino alle 18.20, dopo che Pompeo ha lasciato la Turrita (vedi video). Siamo certi che il segretario di Stato verrà ricordato a lungo in Ticino. Soprattutto da chi ha avuto la malaugurata idea di mettersi al volante negli orari sbagliati.