Come ti ristrutturo una scuola

Il progetto decennale di risanamento delle Elementari di Tavesio a Comano sta per entrare nella fase progettuale, ma siamo solo a metà del guado
Red. Online
11.08.2018 06:00

COMANO - L'edificio che ospita le scuole elementari di Comano può essere paragonato a un vestito che comincia a stare stretto a un bambino che nel frattempo è cresciuto. Vestito che, oltretutto, si è pure sgualcito. Il che pone il genitore a un bivio: armarsi di ago e filo e adattarlo alle nuove forme del bambino, oppure comprarne un altro? Genitore che, peraltro, non si è fatto cogliere totalmente di sorpresa e ha avuto il tempo di pianificare, anche se forse il bambino è cresciuto più in fretta del previsto.

È infatti nel 2012 che il Municipio di Comano ha iniziato a pensare a questa eventualità, e di recente ha richiesto al Consiglio comunale di approvare un investimento da 300.000 franchi per imbastire un concorso di progetti per ristrutturare l'edificio: il primo fondamentale passo per arrivare fra qualche anno al credito di costruzione, che sarà di massimo otto milioni.

Ma facciamo un passo indietro. Quanto ci vuole a restaurare una scuola elementare? Nel caso di Comano, oltre dieci anni, se tutto filerà liscio.

L'attuale edificio era stato costruito in zona Tavesio nel 1969 e si componeva di quattro aule scolastiche, un'aula speciale, l'aula magna e la palestra. Oggi, quasi cinquant'anni dopo, l'aula magna è stata convertita in due aule supplementari e il Municipio ha acquistato con una certa urgenza negli scorsi mesi dieci moduli prefabbricati per crearne altre due e garantire gli spazi necessari agli alunni per il prossimo anno scolastico. La palestra è piccola e non è più a norma di sicurezza, e l'edificio tutto necessita di un restauro integrale.

Che fare? Ristrutturare o demolire (a malincuore) e ricostruire? La risposta il Comune l'ha trovata prima in una perizia commissionata nel 2012 alla SUPSI – che ha confermato che l'edificio è effettivamente da risanare dal punto di vista strutturale e funzionale – e poi in uno studio di fattibilità del 2016 commissionato a un team di specialisti coordinati dallo studio LANDS Architetture. Studio che ha permesso all'Esecutivo di identificare quattro punti fermi da cui partire per decidere come procedere.