«Dedicate una via a Werner Carobbio»

Una è praticamente già sicura. Altre tre sono lì, dietro l’angolo. Bellinzona potrebbe arricchirsi di quattro nuove vie, dedicate ad altrettante compiante personalità che hanno segnato non solo la storia della capitale, ma anche dell’intero Ticino. Eccole: la cantante lirica Maria Amadini, il medico Pier Togni e i politici (e tanto altro, come vedremo più avanti) Werner Carobbio e Ruggero Pirovano. A proporre i loro nomi attraverso delle interrogazioni sono stati, nel primo caso, per una piazza, Rosalia Sansossio-Cippà (Avanti con Ticino&Lavoro e Più Donne) e, per gli altri, Matteo Pronzini, Giuseppe Sergi ed Angelica Lepori (che non siede più nel Legislativo) per il Movimento per il socialismo.

«Il Municipio accoglie positivamente la proposta e si adopererà affinché sia dedicato un adeguato spazio alla figura di Maria Amadini in occasione dei 20 anni della sua scomparsa che ricorrono proprio quest’anno». Dalla professione di sarta ai più importanti teatri europei. Fino all’amicizia con la soprano Maria Callas, soprannominata la Divina. Nata nella capitale il 22 dicembre 1919, Maria Amadini ebbe una carriera fulminante che le permise di lavorare per otto anni nientemeno che alla Scala di Milano. Negli anni Sessanta tornò a Bellinzona (abitava a Pratocarasso, in via Gesero) dove insegnò canto agli allievi delle Elementari, compresa Rosalia Sansossio-Cippà. Morì il 14 giugno 2004. «È ricordata dai suoi concittadini quale promotrice del corteo dei bambini al carnevale cittadino (il Rabadan, n.d.r.) e come una donna carismatica, gioviale, allegra e sempre elegante», si legge nella scheda presente sul sito dell’Archivio donne Ticino.

Se l’Esecutivo, come visto, ha già preannunciato di essere pronto a rendere omaggio alla figura della cantante lirica, deve invece ancora esprimersi su quanto auspicato dall’MPS. Werner Carobbio, scomparso lo scorso 7 novembre all’età di 86 anni, non necessita certo di presentazioni. Il luminese è stato un pezzo da novanta della politica ticinese, arrivando a ricoprire la carica di consigliere nazionale dal 1975 al 1999. «Pur non risiedendo nella nostra città, egli l’ha a lungo e intensamente frequentata nelle sue attività di carattere professionale, politico e istituzionale», osservano Matteo Pronzini, Giuseppe Sergi ed Angelica Lepori. Carobbio è stato dapprima docente delle Elementari in Valle Morobbia, negli anni Cinquanta, e poi vicedirettore della Scuola d’arti e mestieri. Non si può inoltre non ricordare l’impegno profuso a fianco degli operai delle Officine FFS cittadine durante lo sciopero del 2008; una mobilitazione che ha permesso di dare un futuro allo stabilimento industriale: «Si è sempre schierato a difesa dei salariati e delle salariate (...), fedele agli interessi delle classi popolari, condividendone valori e aspirazioni».

Pure Ruggero Pirovano, ex municipale di Brissago e granconsigliere deceduto nel 2014, ha dedicato la vita «alla difesa dei diritti, politici e sociali, dei lavoratori». Sotto il suo impulso, nel 1957, a Bellinzona venne aperto il primo ufficio in Svizzera dell’Istituto nazionale confederale di assistenza, struttura del sindacato italiano Cgil: «Delle sue competenze di natura giuridica, in particolare nel campo delle assicurazioni sociali, trassero beneficio molti salariati, svizzeri e immigrati».

Una via alle Semine, infine, sempre secondo Pronzini, Sergi e Lepori, la merita Pier Togni (morto nel 2023). Per tutti era «il» medico, al quale rivolgersi «non solo per problemi di salute, ma per dei consigli di vita». È stato inoltre municipale a Gudo e membro del Parlamento nonché attivo in diverse associazioni.