Votazione

Deduzioni fiscali alle urne

Il 18 giugno i ticinesi saranno chiamati a esprimersi sulla proposta del fronte borghese che prevede uno sgravio per i premi di cassa malati dei figli, contro cui il PS ha lanciato un referendum – Ecco i punti principali di questa misura e gli argomenti di favorevoli e contrari
©ALESSANDRO CRINARI
Paolo Gianinazzi
01.06.2023 06:00

Il prossimo 18 giugno i ticinesi saranno chiamati a votare sulla proposta del fronte borghese (PLR, Lega, Centro e UDC) che prevede uno sgravio per i premi di cassa malati dei figli, contro cui il PS ha lanciato un referendum, raccogliendo oltre 8 mila firme. Ecco, in cinque domande e cinque risposte, i punti principali della misura e gli argomenti di favorevoli e contrari. 

Su che cosa andremo a votare il 18 giugno?

Per comprendere la genesi della proposta occorre tornare al 27 settembre 2022, giorno in cui sono stati presentati gli aumenti dei premi di cassa malati per il 2023: in Svizzera l’incremento medio su base annua è stato del 6,6%, in Ticino del 9,2%. Qualche settimana più tardi, «per dare una risposta immediata, concreta e tangibile ai prospettati nuovi aumenti», il fronte borghese (PLR, Lega, Centro e UDC) ha presentato un’iniziativa parlamentare per introdurre anche in Ticino la deducibilità dei premi di cassa malati per ogni figlio a carico. La proposta è poi stata approvata dal Gran Consiglio con 56 voti favorevoli (PLR, Lega, Centro, UDC e Più Donne) e 20 contrari (PS, Verdi, MPS e PC). Il Partito socialista ha però lanciato un referendum, raccogliendo oltre 8.000 firme contro una misura definita «l’ennesimo sgravio fiscale per le famiglie più ricche». Il 18 giugno, quindi, i ticinesi saranno chiamati a esprimersi sull’introduzione della deducibilità fiscale dei premi di cassa malati per ogni figlio fino a un massimo di 1.200 franchi.

Quale sarebbe l’impatto finanziario della proposta?

Secondo le stime del Governo, Cantone e Comuni conseguirebbero ogni anno minori entrate valutate in 5,6 milioni di franchi e, rispettivamente, 4,5 milioni di franchi.

E quale sarebbe il risparmio per le famiglie?

Qui la situazione si fa un po’ più complessa, in primis poiché l’impatto della misura dipende dal reddito. Inoltre, come vedremo, su questo punto le visioni di favorevoli e contrari divergono. Ad ogni modo, le simulazioni riportate dall’Esecutivo nel messaggio governativo permettono di farsi un’idea dell’impatto della misura. Ad esempio: una famiglia con un reddito imponibile tra 60 e 70 mila franchi risparmierebbe circa 180 franchi all’anno per ogni figlio; una famiglia con un reddito tra 100 e 150 mila franchi risparmierebbe circa 240 franchi all’anno per figlio; una famiglia con un reddito superiore a un milione risparmierebbe invece circa 330 franchi. In estrema sintesi, dunque, potremmo dire che in maniera progressiva il risparmio varia da circa 100 franchi all’anno a circa 300 franchi all’anno per ogni figlio a carico. Va però precisato un altro aspetto: le famiglie non sono distribuite in maniera uguale nelle varie classi di reddito. Ciò significa, in soldoni, che in termini assoluti il risparmio delle famiglie più benestanti conta molto meno rispetto al risparmio delle famiglie del ceto medio. Ad esempio: il risparmio complessivo delle famiglie con un reddito tra 50 mila e 150 mila franchi sarebbe di circa 3,4 milioni, mentre il risparmio delle famiglie con un reddito tra 150 mila e 500 mila franchi sarebbe ‘‘solo’’ di 880 mila franchi. Oppure: per le famiglie con un reddito tra i 50 e i 60 mila franchi il risparmio complessivo sarebbe di oltre 600 mila franchi, mentre per quelle con un reddito di oltre un milione sarebbe di poco più di 25 mila franchi.

Quali sono gli argomenti dei favorevoli?

I favorevoli ricordano innanzitutto che il Ticino (assieme ad Argovia e Basilea Città) è uno dei pochi cantoni a non prevedere tale misura. Più in generale osservano che, di fronte al fatto che negli ultimi anni i premi di cassa malati hanno continuato a salire, questa misura avrebbe un effetto immediato e «già con l’anno fiscale 2023 le famiglie ticinesi riceveranno circa 10,1 milioni di franchi». Si tratta, inoltre, di una misura «mirata per il ceto medio». In questo senso spiegano che «secondo le stime del Consiglio di Stato l’82,5% del risparmio fiscale andrà a beneficio di famiglie con un reddito imponibile inferiore a 150 mila franchi», ossia circa «32 mila famiglie del ceto medio». Concretamente, dunque, una famiglia con due figli e un imponibile di 65 mila franchi potrebbe risparmiare circa 300-350 franchi, compensando così, almeno in parte, l’aumento del premio di cassa malati dei figli.

E quali sono, invece, quelli dei contrari?

In una conferenza stampa organizzata nelle scorse settimane per spiegare i motivi contrari alla misura, il PS ha definito le deduzioni fiscali come «una fregatura». Per i socialisti, infatti, tale strumento non rappresenta un vero aiuto al ceto medio, bensì andrebbe unicamente a favore delle famiglie più benestanti, sprecando al contempo importanti risorse (in questo caso circa 10 milioni) che potrebbero essere utilizzate in maniera più mirata per aiutare chi ne ha veramente bisogno. Ad esempio, i contrari rilevano che una famiglia con due figli e un reddito disponibile (che è diverso da quello imponibile) inferiore ai 100 mila franchi non riceverebbe alcuna deduzione, mentre se avesse un reddito di 500 mila franchi risparmierebbe 550 franchi all’anno. In sintesi, dunque, tale misura andrebbe ad accentuare ulteriormente le già presenti disuguaglianze. Inoltre, la misura non andrebbe a contribuire in maniera significativo al pagamento dei premi. Durante la conferenza stampa è stato fornito un esempio: «Per una famiglia con due figli e 100 mila franchi di reddito lordo, il risparmio mensile sarebbe di 27 franchi». Infine, è stato pure evidenziato che le deduzioni riguarderebbero unicamente il 17% del totale dei contribuenti. E, in questo senso, le persone sole o le coppie senza figli, non riceverebbero alcun aiuto supplementare. E ciò nonostante siano queste le fasce di popolazione a dover pagare una parte considerevole del proprio budget per i premi di cassa malati.