Il punto

«Diamo ascolto ai più piccoli perché la Città è anche loro»

All’indomani del rinnovo del titolo di «Comune amico dei bambini» dell’UNICEF, la municipale di Locarno Nancy Lunghi illustra le iniziative messe in campo da qui al 2028: attività extrascolastiche, sicurezza, ma anche ambiente, eventi e cultura
Il documento con il dettaglio delle misure è consultabile anche sul sito della Città © CdT/Gabriele Putzu
Jona Mantovan
25.11.2025 06:00

Locarno, dopo aver fatto da «apripista» a livello ticinese, si è appena riconfermata Città amica dei bambini. Un titolo attribuito dall’UNICEF, l’agenzia delle Nazioni Unite dedicata all’infanzia, alle località che intendono muoversi a favore del diritto dei più piccoli «all’ascolto e alla partecipazione nelle decisioni che li riguardano», così come indicato nell’apposita convenzione del 1989 e ratificata dalla Svizzera nel 1997. «È un traguardo significativo», spiega la municipale Nancy Lunghi al Corriere del Ticino. «È un progetto a cui teniamo molto e che tocca tutta l’Amministrazione», aggiunge la capodicastero Socialità, giovani e cultura. «Ogni proposta che facciamo deve cercare di includere questa fascia di popolazione. Da questo punto centrale nasce il piano d’azione, che, come il precedente, deve partire dal loro contributo diretto».

Stiamo lavorando su progetti rivolti ai genitori, per capire come avvicinarci alle esigenze poste dalle nuove generazioni
Nancy Lunghi, municipale di Locarno, capodicastero Socialità, giovani e cultura

Lo sviluppo nei prossimi anni

Ecco dunque il documento rivisto e aggiornato, composto da 25 punti divisi per tema e con orizzonte il 2028. Dalla sicurezza agli spazi pubblici, passando per prevenzione, conciliazione tra famiglia e lavoro, edilizia scolastica e tanto altro. Ma andiamo con ordine: «Ogni misura indica l’età del pubblico a cui si rivolge. Rispetto a quanto già facciamo, le novità puntano soprattutto alla condivisione con ragazze e ragazzi in tema di aree d’aggregazione, politiche giovanili e familiari, educazione alla cittadinanza, eventi organizzati insieme a loro e luoghi adatti, dove possano esprimersi».

Dalla Rotonda a Largo Zorzi

Alcune misure, tuttavia, sono già concrete: «Per esempio, la Giornata dei diritti dell’infanzia, che riproponiamo ogni anno coinvolgendo le scuole, è già una realtà. C’è poi l’iniziativa della Rotonda, avviata in modo partecipativo e inserita tra le priorità strategiche del Municipio. Stiamo definendo la versione finale e vorremmo avviare i lavori entro questa legislatura. Nel frattempo, prevediamo interventi temporanei in Largo Zorzi per offrire zone ideali per questa importante fetta di cittadinanza. Abbiamo anche organizzato la festa per i diciottenni insieme al Comitato del liceo. Sono stati gli studenti stessi a ideare l’animazione, rendendo l’evento più inclusivo rispetto agli anni scorsi». E, ancora: «Per le famiglie, puntiamo molto sul servizio di orario prolungato alla scuola d’infanzia, che vorremmo estendere anche alle vacanze».

Un dettaglio del «diploma»
Un dettaglio del «diploma»

Donazione di 100 mila franchi

La nostra interlocutrice tiene a evidenziare come quest’ultima offerta sia «piuttosto unica nel Cantone. Inoltre, vogliamo rendere i doposcuola tematici più attrattivi per le allieve e gli allievi delle elementari, sulla base dei loro interessi». Sul fronte economico, invece, alcune misure rientrano in proposte già finanziate, come l’edilizia pubblica. «Per altre, abbiamo la fortuna di aver ricevuto un lascito importante di 100 mila franchi da un cittadino locarnese. Una somma da destinare allo sviluppo di idee per le nuove generazioni e alle azioni a loro orientate nell’ambito di questa certificazione. Questo ci permette di coprire i prossimi quattro anni senza gravare eccessivamente sul bilancio comunale».

Progetti orientati alle famiglie

Infine, tra le raccomandazioni dell’UNICEF, c’è quella di migliorare l’attenzione alle esigenze di coloro che hanno un’età compresa fino ai sei anni: «È comprensibile, perché la ricerca tra pari ha interessato soprattutto i più grandi», ribatte Lunghi, riferendosi al sondaggio condotto da adolescenti nei confronti di coetanei che aveva portato all’attenzione del Municipio i bisogni e le necessità per vivere bene a Locarno e dintorni. «Ora, però, stiamo lavorando su progetti dedicati alla genitorialità, per avvicinarci ai nuclei familiari e, attraverso loro, ai figli. Continueremo a operare nelle scuole e nel nostro nido: un’opportunità preziosa per raccogliere spunti utili per adattare le misure attuali e pensare al futuro». Continua quindi un percorso avviato un decennio fa, in un’altra legislatura e con un Esecutivo molto differente rispetto all’attuale. Un percorso che nel 2020 aveva poi portato alla prima conquista della preziosa etichetta. L’impegno, con il recentissimo rinnovo, è quindi riconfermato anche dalla nuova compagine di Palazzo Marcacci.

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