Il caso

Doris Leuthard, voci da un paese ancora scosso

Minacce all'ex consigliera federale, a Gambarogno c'è poca voglia di parlare: «Non si vedono molto spesso, lei è sempre cordiale mentre lui lo notiamo quando cura il giardino»
Alan Del Don
Davide Rotondo
Alan Del DoneDavide Rotondo
15.07.2022 16:52

In media, in Ticino, la Polizia cantonale interviene tre volte al giorno per dei casi di violenza domestica. Stavolta, oltre al grave fatto, a far notizia è soprattutto la vittima: l’ex consigliera federale Doris Leuthard. La 59.enne è stata minacciata, verosimilmente con un coltello, da un uomo (con ogni probabilità il marito: i due sono sposati dal 1999) nella loro casa di vacanza a Vairano, frazione del Comune di Gambarogno, ubicata a quasi 400 metri di altitudine. Il paese è sotto shock. L’episodio è capitato ieri mattina. La segnalazione è giunta alla Centrale operativa della Polizia cantonale verso le 10.30 per una «situazione di disagio privato». Giunti sul posto gli agenti hanno fermato il sospetto, che aveva dato in escandescenze, e soccorso l’ex ministra che per fortuna non è rimasta ferita, ma era comprensibilmente scossa per l’accaduto. L’aggressore è stato subito trasferito alla Clinica psichiatrica di Mendrisio.

L’intervento di polizia

In paese oggi le persone avevano poca voglia di parlare. A Gambarogno l’avvocatessa argoviese, che in Consiglio federale è rimasta dal 2006 al 2018 ricoprendo per ben due volte la carica di presidente della Confederazione (nel 2010 e 2017), non si vede molto. E quando si fa vedere si comporta come una persona qualunque, ci dicono, anche quando qualcuno la riconosce e la ferma per una foto ricordo. Trascorre le vacanze nella sua abitazione secondaria, in disparte e, al massimo, si sposta per fare la spesa. «Non li vediamo quasi mai. Doris è una vicina cordiale. Il marito lo notiamo quando cura il giardino», ci dice un abitante.

Stando alla prima ricostruzione, sarebbero stati i vicini ad allertare la Polizia cantonale, proprio a seguito degli schiamazzi che provenivano dalla casa di Vairano (una villa con vista sul lago Maggiore, acquistata anni fa) e, a quanto pare, in virtù della richiesta di aiuto giunta dalla stessa Doris Leuthard. La Cantonale è intervenuta supportata dagli agenti della Polizia intercomunale del Piano. L’operazione in forze si è conclusa in un’ora e mezza circa. Secondo quanto accertato finora dagli inquirenti - che hanno confermato l’accaduto, ma non le generalità delle persone coinvolte e non aggiungendo, inoltre, ulteriori particolari - dopo la lite l’uomo avrebbe rivolto il coltello contro l’ex ministra. Voleva solo spaventarla? Si sarebbe spinto oltre? Tutte domande che, allo stato attuale, rimangono senza risposta.

Toccherà all’inchiesta far luce sull’increscioso fatto capitato nel Gambarogno che sta facendo discutere tutta la Svizzera. La notizia, oggi, campeggia sui siti online dei principali quotidiani elvetici. La voce, infatti, si è subito sparsa in virtù appunto della notorietà dei personaggi coinvolti. Bocche cucite, riguardo alla vicenda, per contro, da parte delle autorità politiche locali che si sono limitate a dirsi dispiaciute, ma anche dei vicini di casa più prossimi, che in virtù dell’affetto personale e del rispetto della sfera privata non se la sono sentita di aggiungere molto altro rispetto a quanto trapelato.

Una brillante carriera a Berna

Avvocato dal 1991, Doris Leuthard otto anni più tardi viene eletta in Consiglio nazionale tra le fila del PPD del Canton Argovia dopo i tre anni di «gavetta» sui banchi del Gran Consiglio (dal 1997 al 2000). Il 14 giugno 2006 l’elezione in Consiglio federale in sostituzione di Joseph Deiss; è la quinta donna a ricoprire la prestigiosa carica. Dopo aver diretto il Dipartimento federale dell’economia, dalla fine del 2010 passa al Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni. Nella politica dei trasporti ottiene diversi successi; ricordiamo, ad esempio, la Nuova trasversale ferroviaria alpina e la seconda canna alla galleria autostradale del San Gottardo (oggi in costruzione). Lascia il Governo il 31 dicembre 2018; le succede la collega di partito, ed attuale consigliera federale, Viola Amherd. Dal 2004 al 2006 ha anche presieduto il partito nazionale. Attualmente è vicepresidente del Consiglio di amministrazione del Gruppo Coop e membro del CdA della Stadler Rail AG.

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