Ticino

«Due mesi senza parrucchiere, lei non sa cosa vuol dire!»

Saloni, dentisti, centri del fai da te, fiorai ed estetisti hanno potuto tornare al lavoro - In molti a tagliare subito i capelli, mentre gli over 65 si sono fiondati ai negozi di bricolage e giardinaggio - LE FOTO
©CdT/Zocchetti
Massimo Solari
27.04.2020 13:41

Ripartenza bagnata, ripartenza fortunata. Se lo augurano le diverse attività professionali in Ticino che oggi, lunedì, hanno potuto tornare ad accogliere la clientela. Da nord a sud, nel cantone era tanta la voglia di rimettersi al lavoro dopo oltre un mese di stop forzato. Già, ma come ha risposto l’utenza? Noi abbiamo fatto un giro nel Luganese per tastare il polso a parrucchieri, centri del fai da te e ancora fiorai. E, naturalmente, per verificare le misure igieniche adottate, tra mascherine, controlli della temperatura e spazi rimodellati. All’esterno della Brico di Pregassona, attorno alle 9 c’era la fila. Sotto una leggera pioggia molti appassionati di bricolage e giardinaggio hanno atteso pazientemente il proprio turno, regolato all’entrata da un collaboratore che invitava a indossare guanti monouso o a disinfettarsi le mani. «Dove trovo le sementi?» la domanda che andava per la maggiore, in particolare tra gli over 65. L’impressione, osservando la clientela presente al centro di Pregassona, è che proprio la popolazione di una certa età abbia approfittato per prima della riapertura del settore del fai da te.

Decisamente più variegata invece la schiera di chi ha voluto darsi una sistemata ai capelli. Dal postino alla signora distinta, in molti si sono presentati già muniti di mascherina nei saloni della città. «Restare 2 mesi senza parrucchiere, lei non sa cosa vuol dire!», ci ha confidato una cliente prima di farsi misurare la temperatura e affidarsi alle mani esperte del salone Dessange di Lugano. «Sì, in molti non vedevano l’ora di tornare» ha confermato Marianna, la titolare. «Riusciamo ad accogliere 3 clienti all’ora, nel pieno rispetto delle distanze sociali e con la massima disponibilità sul piano della sicurezza. In queste prime ore ho riscontrato molta attenzione alle norme igieniche. E in tal senso cerchiamo di soddisfare tutte le esigenze, fornendo e lavorando ovviamente con mascherine e guanti, offrendo a tutti un kit di materiale (telo e asciugamano monouso) e per le persone a rischio mettendo gratuitamente a disposizione il locale privé». Pienissima, va da sé, l’agenda. «Le prossime due settimane sono occupate; per chi si annuncia ora i primi buchi possiamo trovarli tra circa 14 giorni». Sì, c’è voglia di ripartire e di ritrovare la normalità anche con una bella sforbiciata.

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