Mendrisiotto

È arrivato il momento di vivere tutto il Laveggio

Presentato il progetto che permetterà di camminare lungo il fiume dalla foce a Riva San Vitale alle sorgenti a Stabio – Sarà creata una continuità di sentieri, grazie anche a una passerella in zona Penate a Mendrisio che avvicinerà la popolazione all’acqua e viceversa
©Chiara Zocchetti
Lidia Travaini
26.04.2022 06:00

È ora di vivere il Laveggio. O meglio, lo sarà a tutti gli effetti nel 2023. Il nome del progetto al centro della domanda di costruzione in pubblicazione da poche ore testimonia che presto il corso d’acqua che attraversa il Mendrisiotto sarà più vicino alla popolazione e viceversa: «Laveggio, un fiume da vivere».

Quello noto come Parco del Laveggio è un disegno che può essere paragonato a un grande puzzle. È formato da diversi tasselli e prende forma nel tempo. Ora Cittadini per il territorio – promotori del progetto - e Municipi di Mendrisio, Stabio e Riva San Vitale, con il sostegno del Dipartimento del territorio – si apprestano a posare quello che può essere definito il tassello centrale.

«Prospettive inedite»

Il progetto in pubblicazione ha l’obiettivo di rendere percorribili le sponde del Laveggio ai pedoni dai boschi di Santa Margherita a Stabio sino alla foce di Riva San Vitale. Coinvolge tre Comuni – che ieri hanno pubblicato in concomitanza le domande di costruzioni riguardanti gli interventi da realizzare sui rispettivi territori – e «prevede di migliorare la fruibilità pedonale lungo il fiume, focalizzandosi sulla percorrenza del parco e sull’esperienza offerta all’utente, colmando le lacune nel percorso tra le sorgenti e la foce», si legge nella relazione tecnica allegata all’incarto, firmata dall’Atelier PeR. «Con le nuove percorrenze, il progetto riallaccia il tessuto urbano al fiume e offre prospettive inedite sul territorio e la sua morfologia».

Un parco lungo 15 chilometri

Concentriamoci sui sentieri, perché questi ultimi giocano un ruolo chiave. Grazie a interventi puntuali sarà creata continuità nella rete sentieristica che dalla foce giunge a Santa Margherita, attraversando una fascia verde di 15 chilometri nel cuore del distretto. Gli interventi in programma, in quattro aree distinte – ci torneremo tra poco – permetteranno ai pedoni di restare vicini al fiume anche in quelle zone dove oggi, a causa di deviazioni dovute alle costruzioni o altri ostacoli, non è possibile camminare a ridosso dell’acqua e nella natura.

«Questo disegno prende spunto dal "progetto modello" sviluppato dai Cittadini per il territorio qualche anno fa. Si trattava di uno studio che conteneva analisi territoriali e proposte di intervento, ora trasformate in progetto dall’Atelier PeR e dallo Studio Hug – spiega Grazia Bianchi, dell’associazione Cittadini per il territorio –. Lo scopo è poter camminare il più possibile lungo il Laveggio e fare in modo che si possa accedere al fiume più facilmente da diversi punti del percorso».

Vicini all’acqua

Poter usufruire di un sentiero senza interruzioni permetterà di meglio apprezzare il Laveggio come area di svago di prossimità. Nel dettaglio sono previsti interventi in quattro zone. La prima è quella delle sorgenti di Stabio, «una bellissima area di svago poco conosciuta al di fuori del comune». Per questo l’obiettivo dell’intervento è renderne più visibile l’accesso, già dalla stazione di Stabio, con la posa di grandi sagome metalliche blu che indicheranno i sentieri. La seconda zona è quella dei meandri del Laveggio, tra Ligornetto e Genestrerio, dove sarà realizzato un nuovo sentiero «che permetterà di mantenere un contatto visivo con il fiume». La terza area è quella dello svincolo autostradale. Lì camminare lungo il fiume ora è particolarmente difficile perché il territorio è molto urbanizzato e attraversato dall’A2 ma, anche grazie a una nuova passerella all’altezza del traliccio di via Penate, in futuro passeggiare sarà più semplice. La quarta zona è quella della foce. In attesa della realizzazione del progetto Subinates che ha vinto il concorso organizzato per la riqualificazione futura del comparto dove il fiume si getta nel lago, si intendono concretizzare interventi puntuali per poter camminare lungo il fiume dai campi da calcio di Riva fino alla foce.

Un percorso didattico e un anno di eventi

Il completamento del percorso, quindi gli interventi sui sentieri, sono solo una delle tre linee d’azione su cui verte il progetto. In parallelo saranno realizzati un percorso didattico con totem, panchine e alberature per creare zone d’ombra distribuiti su tutta la lunghezza del sentiero. Nel 2023, «L’anno del Laveggio» sarà inoltre promosso un calendario di attività ed eventi (che toccheranno aspetti naturalistici, culturali e sportivi) per far conoscere il parco. Il costo stimato per realizzare il progetto è di 600.000 franchi.  

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