Ecco la rosa del PLR per difendere i tre seggi

Una rosa rappresentativa dei circondari, che ruota attorno ai due uscenti Fabio Käppeli e Renato Bison, con l’obiettivo di difendere i tre seggi nell’Esecutivo. E poi, chissà, la sera del 14 aprile si tireranno le somme e si vedrà se vi sono i numeri per sfidare il sindaco socialista Mario Branda (che corre verso una riconferma sicura) per la poltrona più ambita. Il PLR ha svelato le proprie carte in vista delle elezioni in agenda fra tre mesi. Oltre ai due municipali in carica entrambi dal 2021, si presentano i consiglieri comunali Tiziano Zanetti (pure granconsigliere). Patrick Rusconi (anche lui deputato) e Vito Lo Russo, Giulia Mozzini e Marco Pellegrini. «Con la consapevolezza di disporre di una lista competitiva e di qualità, il PLR di Bellinzona lancia di fatto la campagna per le prossime elezioni comunali, rinnovando il proprio obiettivo principale di consolidare le posizioni raggiunte alle ultime elezioni dell'aprile 2021«, si legge nella breve nota inviata ai media. Le liste verranno ratificate in occasione dell’assemblea prevista lunedì 15 gennaio alle 20 nell’aula magna della Scuola arti e mestieri.
Sotto la lente
Il PLR è convinto di presentare agli aventi diritto di voto della capitale «una lista forte e coesa, in grado di rispondere alle esigenze di rappresentatività territoriale, professionale, di genere e di età». Partiamo, noblesse oblige, da coloro che sperano di non vedersi soffiare la poltrona a Palazzo Civico. Renato Bison (classe 1969), municipale dal 2021, ex sindaco di Claro, è ingegnere elettrotecnico e membro dei quadri della AFRY Svizzera SA. Il collega di Esecutivo da tre anni Fabio Käppeli, quasi 29.enne, è avvocato e già deputato dal 2015 al 2023. Granconsiglieri in carica da poco meno di dodici mesi, per contro, sono i due favoriti ad occupare il terzo seggio liberale radicale, quello lasciato vacante da Simone Gianini (attuale vicesindaco e neoconsigliere nazionale) che non si ricandida dopo 12 anni. Si tratta di Patrick Rusconi (47.enne direttore d’azienda) e di Tiziano Zanetti (classe 1962, docente di scuola elementare prepensionato, presidente dell’Alleanza patriziale ticinese). Entrambi sono anche consiglieri comunali.
Come Vito Lo Russo (classe 1961 ), educatore specializzato, direttore del Centro educativo per minorenni von Mentlen di Bellinzona. Completano la rosa dei papabili per il Municipio Giulia Mozzini, 27 anni, operatrice sociale presso l’Arsenale e studentessa alla SUPSI (bachelor in lavoro sociale); e Marco Pellegrini, classe 1975, docente liceale di geografia e da 11 anni presidente del Patriziato di Claro.
Senza Gianini, ma ottimisti
La Turrita è una roccaforte liberale radicale, non scopriamo certo l’acqua calda. Si è avuta una riprova alle Federali di ottobre, con l’ottimo risultato ottenuto dal vicesindaco uscente Simone Gianini: il sostegno avuto nella capitale è stato decisivo per la sua elezione in Consiglio nazionale. Gianini, come detto, non sarà della partita, visto che per motivi personali e professionali ha preferito concentrarsi sull’esperienza a Berna. Non è comunque la prima volta che il PLR si presenta all’appuntamento con le Comunali senza degli uscenti; era già successo nel 2021 (quando non si ricandidarono l’allora vice Andrea Bersani e Christian Paglia) ed il partito aveva in ogni modo fatto registrare un buon risultato (24,6%, percentuale di schede) e, soprattutto, aveva salvato i tre seggi in Municipio (20, invece, gli scranni nel Legislativo). Nel 2017, alle prime storiche elezioni della Bellinzona aggregata, per contro, aveva ottenuto il 28,1%.

Frammentazione nella capitale
L’erosione di consensi proseguirà? In casa PLR si spera ovviamente di no, ma all’orizzonte si profila una frammentazione senza precedenti all’ombra dei castelli. Il 14 aprile le liste in corsa saranno almeno nove (due in più del 2021 e ben quattro in più del 2017): oltre ai liberali radicali, vi saranno quelle dell’Unità di sinistra, de Il Centro, di Lega-UDC, dell’MPS, dei Verdi, del Noce, di HelvEthica e di Più Donne con Avanti con Ticino & Lavoro. «Sono liste forti con temi mirati da comunicare al meglio, in modo immediato. È poco utile avere ragione, infatti, se nessuno ti comprende. Non ritengo che il terzo seggio sia a rischio. Ora come ora è prematuro affermare che rivendicheremo il sindacato. Valuteremo in base ai risultati», ci aveva confidato la presidente sezionale Silvia Gada nell’intervista pubblicata il 4 gennaio.