Ecco la supergru che «scalderà» Castione

Persino il numero uno di Microsoft Bill Gates aveva lodato il progetto. E quel progetto sorgerà a Castione, in zona industriale. Che accoglierà la gru tecnologica per lo stoccaggio di energia realizzata dalla Energy Vault, una start-up di Lugano ormai nota in tutto il mondo proprio grazie alla sua innovativa idea. Il CdT ne aveva parlato lo scorso 16 agosto intervistando il CEO e co-fondatore Robert Piconi. Il quale illustrerà la sua «creatura» mercoledì prossimo, 13 novembre, alle 20 nella sala del Consiglio comunale di Arbedo. È «una prima mondiale, ad alto valore aggiunto e finanziata in parte con oltre 100 milioni di dollari dalla SoftBank Vision Fund», rileva il Municipio guidato dal sindaco Luigi Decarli nella nota inviata ieri alle redazioni.
L’idea, spiegata da un profano, è in pratica la seguente: accumulare energia grazie a delle gru che alzano dei blocchi di cemento, e poi liberarla lasciandoli cadere, un po’ come fanno le centrali idroelettriche ad accumulazione con l’acqua. Come il pompaggio idroelettrico, insomma, la gru studiata dalla Energy Vault sfrutta la forza di gravità, conservando in questo modo l’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili. La start-up, in sostanza, invece che pompare acqua tra il bacino superiore e inferiore, usa una gru a sei braccia alta fino a 160 metri, totalmente automatizzata da un software, per immagazzinare energia muovendo blocchi di cemento da 35 tonnellate l’uno. Secondo Robert Piconi, come riferivamo un mese e mezzo fa, «una torre può avere una capacità di 35 MWh e un discarico continuo per 8 ore: tradotto, può supplire al fabbisogno giornaliero di circa 2-3 mila unità abitative in Svizzera. Ed è anche competitiva: l’investimento iniziale di circa 9 milioni di dollari permetterebbe di immagazzinare 35 MWh di energia rinnovabile, proveniente dall’eolico o il fotovoltaico, e immetterlo in rete quando la domanda lo richiede e non solo quando soffia il vento o splende il sole. Tradotto in cifre il costo di immagazzinamento risulta essere di soli 3,5 centesimi per kWh rilasciato dal sistema di stoccaggio, che risulta essere circa l’80% in meno del costo delle batterie al litio e il 70% in meno del costo delle centrali idroelettriche ad accumulazione».
Non resta che attendere meno di una settimana per conoscere tutti i dettagli di questo lungimirante progetto che, come detto, vedrà la luce a Castione. Per il Comune è senza dubbio un colpaccio, che va ad aggiungersi alle Officine FFS che, come noto, dal 2026 si insedieranno con il moderno stabilimento industriale da 360 milioni di franchi lungo la «tirata» per Claro.