Il caso

Ecco quanto si pagherà per parcheggiare

Bellinzona: è in pubblicazione l’ordinanza che fissa dal 1. gennaio prossimo le tariffe relative agli stalli pubblici su tutto il territorio comunale - Nel centro storico bisognerà sborsare 2 franchi all’ora, idem a Giubiasco - Mentre nelle altre vie basterà solo un franco
Piazza Governo. © CdT/Chiara Zocchetti
Alan Del Don
31.10.2024 06:00

Parcheggi a Bellinzona, ecco l’ordinanza. Che è in pubblicazione fino al 27 novembre (termine entro il quale può essere inoltrato ricorso al Consiglio di Stato), dopo essere stata adottata dal Municipio negli scorsi giorni. Attraverso le sei pagine si fissano le tariffe relative ai posteggi pubblici distribuiti sul territorio della Città. Quindi nel centro storico, ma altresì negli altri quartieri. Le aree, per intenderci, dove vi sono i parchimetri, per farla breve. E nelle quali il tempo di sosta è pertanto limitato e, soprattutto, controllato.

Con il rischio, per chi sgarra, di «beccarsi» la multa. Arriviamo al nocciolo della questione, perché già sentiamo inalberarsi i nostri lettori. Ma, allora, quanto bisognerà pagare dal 1. gennaio prossimo per lasciare il proprio mezzo, nei giorni feriali, dalle 7 alle 19? Uno o 2 franchi all’ora a dipendenza del luogo e/o della zona.

Pure in viale Stazione

Nel salotto buono della Turrita occorrerà sborsare di più; sarà più conveniente, invece, in periferia. A fungere da base per l’ordinanza è l’articolo 40 bis del Regolamento comunale sull’occupazione di area pubblica e della proprietà privata aperta al pubblico transito. Il comma recita testuali parole: «Nei posteggi all’aperto muniti di parchimetro può essere riscosso un importo fino a un massimo di 2 franchi l’ora. Negli autosili fino a un massimo di 5 franchi l’ora». L’Esecutivo ha seguito alla lettera quanto appena citato relativamente alle tariffe per i posteggi nel centro storico: 2 franchi all’ora per un massimo di due ore, come richiesto dai commercianti, rispetto alla situazione attuale che fa stato di un'ora soltanto. La tariffa è invariata.

La misura vale per gli stalli in piazza Governo, dietro Palazzo Civico, nelle vie Dogana, Guisan (BancaStato/albergo Unione e Coop), Dragonato, Nocca, Orico, Nizzola, Ghiringhelli, Visconti, Alberto di Sacco, San Giovanni, Cancelliere Molo, Ludovico il Moro nonché lungo viale Stazione. Due franchi anche - restando sempre nella Turrita - all’ex Stallone, in via Pedemonte e nei parcheggi situati ai castelli di Montebello e Sasso Corbaro. Stessa tariffa, ma a Giubiasco, in Largo Libero Olgiati ed in piazza Grande.

Occhio a non fare i furbi

Nel resto della capitale, per contro, si pagherà 1 franco all’ora per una durata massima compresa nella forchetta tra le 2 e le 36 ore (al Centro sportivo). Ciò concerne sia le vie lontane dal «cuore» di Bellinzona sia quelle nei quartieri (Monte Carasso e Giubiasco). «Il responsabile del danneggiamento dei sistemi di controllo è tenuto a risarcire il danno e a pagare una tassa amministrativa di 100 franchi per l’intervento della Polizia comunale», puntualizza - in conclusione - il consesso.

Le biciclette rubate

«Cosa pensa di fare la Città a fronte dei crescenti furti e danneggiamenti di biciclette? E come contrastare questa tendenza?». Erano alcune delle domande poste, attraverso un’interpellanza, dai consiglieri comunali Kevin Simao Ograbek (Verdi-FA-Indipendenti) e Marguerite Ndiaye Broggini (Il Centro). «Purtroppo nel corso degli ultimi mesi», sottolineavano, «c’è stato un chiaro aumento degli atti di danneggiamento sulle biciclette posteggiate nel centro cittadino».

Particolarmente colpito sarebbe il posteggio coperto della stazione FFS. «I posteggi pubblici per biciclette realizzati nella nuova Bellinzona dal 2018 permettono di agganciare il telaio del mezzo e quindi garantiscono maggiore sicurezza», spiega il Municipio nella risposta. Evidenziando altresì che nella Turrita è stata creata la prima Velostazione a Sud delle Alpi, al binario 1: «È una struttura chiusa e protetta così da prevenire furti e danneggiamenti alle biciclette».

Focus sulla stazione FFS

In merito alle statistiche richieste dagli interpellanti, invece, «non ci sono cifre dettagliate per Comune e le denunce di furto e danneggiamento sono di competenza della Polizia cantonale». I controlli effettuati sul sedime delle FFS competono all’ex regia federale, in quanto di sua proprietà: «Dalle informazioni fornite alla Città, ad oggi, non vengono fatti controlli regolari». Infine i consiglieri avevano sollevato la questione del valore di questi mezzi (si pensi in particolare alle e-bike) e alla necessità di una migliore protezione.

«All’inizio della legislatura la Città ha intrapreso un’iniziativa volta ad aumentare i parcheggi per biciclette coperti e sicuri da prenotare tramite un’apposita applicazione», rileva il Municipio. Si tratta di una struttura innovativa e funzionale, facile da modulare e riposizionare: «Dovrebbe essere sperimentata nel corso del prossimo anno».

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