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Fashion Revolution Week 2024: un movimento per la moda etica

Il record di partecipazioni dimostra un crescente interesse verso una moda più etica e sostenibile
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Giorgia Cimma Sommaruga
30.04.2024 06:00

La Fashion Revolution Week 2024 ha segnato un record di partecipazioni, dimostrando un crescente interesse verso una moda più etica e sostenibile. Jelena Sucic, co-coordinatrice di Fashion Revolution Ticino, sottolinea l’importanza della trasparenza nella filiera produttiva: «Si chiede trasparenza al fine di sapere da dove arrivano le cose che acquistiamo, ma non solo! È fondamentale sapere come le persone vengono trattate sul posto di lavoro, sapere effettivamente, da consumatori, dove vanno i nostri soldi, cosa stiamo supportando con il nostro acquisto».

La tragedia del Rana Plaza e l’impegno per il cambiamento

Il movimento Fashion Revolution nasce 10 anni fa in risposta a tragedie come il crollo della fabbrica nel Rana Plaza in Bangladesh, che ha causato più di mille vittime. «Non c’è stata manutenzione, non si è tenuto conto della sicurezza per i lavoratori» afferma Sucic, evidenziando la necessità di un cambiamento radicale nell’industria della moda. «Situazioni del genere accadono spesso, per non parlare degli abusi e violenze sui posti di lavoro, in particolare a scapito di donne. Ci battiamo anche per questo», spiega Sucic. Fashion Revolution Svizzera è attiva come associazione a cui tutti possono aderire dal 2016 e le prime volontarie hanno iniziato il movimento regionale nella Svizzera italiana durante il black friday del 2019.

Iniziative locali e impatto globale

In Ticino, durante la scorsa settimana, dedicata alla moda etica, sono state organizzate attività come mercati di seconda mano e scambi di vestiti. Queste iniziative, insieme alla crisi finanziaria che scoraggia l’acquisto di abiti nuovi, contribuiscono a sensibilizzare il pubblico sull’impatto ambientale e sociale della moda. La settimana dedicata alle buone pratiche per un mercato della moda più etico è cominciata lunedì 15 aprile e ha superato i record di partecipazione degli anni precedenti. «Tra le persone è sempre più forte la consapevolezza circa l’impatto di una filiera che crea numeri sempre più alti di rifiuti e che richiede una forza operaia che nella maggior parte dei casi è sottoposta a ritmi e condizioni di lavoro deplorevoli», osserva la Co-coordinatrice di Fashion Revolution Ticino.

Azioni concrete per una moda sostenibile

Sucic propone azioni concrete per contribuire alla rivoluzione del fashion: lo scambio d’abiti attraverso il metodo «Clothing Loop», la riparazione di capi durante il «Mend in Public Day» e il riciclo con l’Associazione MeTeOra. Inoltre, l’educazione gioca un ruolo chiave, con eventi come la proiezione del documentario «STRACCI» e attività di sensibilizzazione nelle scuole. Le occasioni e le modalità sono molte per contribuire, come sono le realtà e le persone che le propongono. L’invito è di mettersi in contatto con Fashion Revolution Ticino scrivendo all’indirizzo [email protected] e fare rete, radunandosi sotto un cappello riconoscibile rendendo accessibile a sempre più persone un modo per promuovere il cambiamento, «che è possibile ed è nelle mani di tutti noi che ci vestiamo», spiega Sucic.  

Verso un futuro di moda responsabile

Fashion Revolution promuove un approccio positivo al problema degli abusi nell’industria della moda, supportando gli operatori del mercato della moda che scelgono di fare scelte etiche, ma anche incoraggiando i consumatori a fare scelte consapevoli. «C’è sempre quell’aspetto quando si viene travolti dalla realtà, si rischia di sentirsi schiacciati. Tuttavia dobbiamo essere forti e determinati: come tutti i grandi cambiamenti bisogna partire dal basso, direttamente dalla parte dei consumatori, iniziare a porsi delle domande e agire di conseguenza. Si può fare e dare potere alle persone che, con gesti semplici come quello di riparare un capo, consentono di allungare la vita dell’oggetto e rispettivamente di rispettare il lavoro delle persone che l’hanno realizzato,» conclude Sucic.

Mettere in luce l’importanza di un movimento che si batte per una moda più giusta e rispettosa dell’ambiente e delle persone, evidenziando le azioni che ognuno di noi può intraprendere per contribuire a questo cambiamento positivo rimane fondamentale, e per chi volesse contribuire, fino all'11 maggio 2024 l’appuntamento è a Grono. «Ricicliamo la Moda - Collezione primavera-estate» è un progetto di Soroptimist Club Moesano che prevede la vendita a scopo benefico di abbigliamento, accessori moda, a favore dei progetti di sostegno sociale, formativo e ambientale.