Lugano

Finanze di nuovo al PLR? Sarà per un'altra volta

Il presidente sezionale Morel spinge per far assumere a Badaracco o Valenzano la conduzione del dicastero – Entrambi preferiscono dare continuità ai progetti in cantiere – L’ex «tesoriere» Pelli: «È il fiore all’occhiello della Città»
© CdT/Gabriele Putzu
Nico Nonella
19.04.2024 06:00

Sì, in questi giorni post voto Lugano ha già i suoi tormentoni politici. Il nuovo Municipio si riunirà tra poco meno di una settimana e all’ordine del giorno ci sono due questioni tutt’altro che banali: la ripartizione dei dicasteri e la vicesindacatura. Michele Foletti non ne ha fatto un mistero: lui, le Finanze è anche disposto a cederle a qualcuno con il coraggio di gestirle. Già perché le finanze sono un tema ostico. Con i buoni risultati arrivano anche grandi lodi, ma se le cose si mettono male e occorre fare scelte impopolari, bisogna avere le spalle belle larghe. La decisione, i municipali la prederanno in ordine di anzianità di servizio. Per ultimi, in ordine di voti raccolti, si esprimeranno poi i neoeletti Marco Chiesa e Raoul Ghisletta. Il «senatore» democentrista non si è sbilanciato e ha affermato che per lui «anche gli Immobili sono un’opzione», in quanto gli piacerebbe «assumere la conduzione di un dicastero con il quale è possibile sviluppare dei progetti». Se la sua scelta fosse veramente orientata al dicastero che fu di Cristina Zanini Barzaghi, si aprirebbero scenari interessanti. Le finanze potrebbero andare a Raoul Ghisletta, ma appare difficile che vengano lasciate senza patemi d’animo all’esponente di un partito che sul risanamento e sulle misure di contenimento della spesa ha una visione diametralmente opposta a quella della maggior parte dei colleghi. Potrebbe dunque esserci un rimpasto, se non addirittura un ritocco ai dicasteri (l’ultimo, che aveva portato alla riduzione da 15 a 7, risale al 2016).

«Abilità, fortuna e coraggio»

Interpellato da Liberatv, il presidente sezionale Paolo Morel ha auspicato che le finanze possano tornare in mano al PLR (l’ultimo municipale liberale radicale ad averle in mano era stato Erasmo Pelli). E proprio lo stesso Pelli condivide quanto detto da Morel. «È un dicastero importante e di prestigio, il fiore all’occhiello della Città. Per gestirlo ci vuole coraggio politico», dice Pelli al CdT. «Chi lo ha in mano deve essere bravo e fortunato. Parliamo di un dicastero difficile, che ha degli alti e bassi a seconda delle situazioni. Ci sono dei fattori esterni che possono cambiare del tutto un consuntivo», come ad esempio le sopravvenienze o sottovenienze fiscali, una grossa multa eccetera. «Io – ricorda Pelli – ho vissuti il periodo in cui il gettito delle banche era notevolmente calato e quello delle aggregazioni, le quali hanno comportato forti aggravi per le finanze comunali. Adesso è un dicastero un po’più tranquillo. In ogni caso, il dicastero finanze ha sempre avuto ottimi direttori e collaboratori», cosa che lo rende a maggior ragione «molto interessante».

I progetti in cantiere

Fattibile, dunque, rivederlo nelle mani di un municipale PLR? Da un lato, appare decisamente improbabile che il vicesindaco Roberto Badaracco lasci il Dicastero cultura, sport ed eventi. Soprattutto se si considera che ci sono tre grandi poli – sportivo, della musica e degli eventi – in cantiere (o quasi). E infatti, il diretto interessato conferma che vorrebbe continuare in quegli ambiti. «Ci vuole tempo per entrare bene in un dicastero complesso come il mio».

Resta la collega Karin Valenzano Rossi, titolare del Dicastero sicurezza e spazi urbani. «Tengo a precisare che sono decisioni che prenderà il Municipio dopo adeguata e seria discussione», esordisce. «Se nel 2021 le Finanze fossero state disponibili, le avrei prese volentieri». Ora, però, la situazione è diversa: «Ho impiegato la scorsa legislatura a conoscere il dicastero, i molti collaboratori, le dinamiche interne e a mettere in cantiere diversi progetti (i cambiamenti e la riorganizzazione di DSU e Polizia, la riqualificazione del piazzale ex Scuole e del comparto degli Angioli, il progetto sul disagio famigliare Vido+, i progetti del verde pubblico per citarne alcuni) e nei prossimi anni vorrei portarli avanti, invece di ricominciare da capo. È un dicastero molto variegato, che ha richiesto e richiede parecchio tempo, e penso sia anche un tema di responsabilità nei confronti dei cittadini». Oltre a questo, sul tavolo c’è un dossier non ancora risolto, quello dell’ex Macello: «Non mi piace lasciare un dicastero con un tema così ancora aperto; ci ho sempre messo la faccia e continuerò a farlo».

Per quanto concerne invece la questione della vicesindacatura, la municipale luganese ritiene che «l’assetto politico è sostanzialmente rimasto invariato e anche per una questione di stabilità, mi sembra corretto che il ruolo resti al PLR».

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