La proposta

Frontalieri in battello: «In un lustro si può fare»

Un collegamento elettrico via acqua tra Porlezza e Lugano per i pendolari potrebbe presto diventare realtà secondo il politico italiano Alessandro Fermi – Il progetto sta a cuore anche alla Società Navigazione
Non solo per turisti. © Ti-Press
Bernardino Marinoni
09.12.2022 06:00

«Nel volgere di un lustro, un collegamento elettrificato via lago Lugano-Porlezza ha realistiche possibilità di realizzarsi». Un collegamento anche e soprattutto a uso quotidiano dei pendolari. Lo ha affermato mercoledì il presidente del Consiglio regionale della Lombardia (grossomodo l’equivalente del presidente del Gran Consiglio ticinese) Alessandro Fermi (Lega) nell’ambito di una conferenza stampa in cui l’Autorità di bacino del Ceresio, Piano e Ghirla ha presentato i risultati dell’attività condotta nel 2022. Un collegamento «pendolare» via acqua era stato auspicato anche dalla Società Navigazione del Lago di Lugano, in particolare dopo che lo scorso anno un simile collegamento d’emergenza a causa di una frana caduta a Gandria era stato molto apprezzato (vedi l’edizione del 4.8.2021). Se si concretizzasse, sarebbe infatti con ogni probabilità la SNL a gestirlo.

Zero sanzioni

Detto dell’apparente supporto anche politico che, almeno in Italia, l’idea raccoglie, a Como si è parlato soprattutto della stagione nautica sulla parte italiana del Ceresio. Con un dato interessante: zero sanzioni. Sulle acque del Ceresio italiano ai diportisti non ne sono infatti state inflitte, nel contesto di un flusso turistico che ha registrato un aumento superiore al 14 per cento rispetto, attenzione, all’ultimo anno prepandemico (perché sul 2021 l’incremento di presenze è stato del 36 per cento) e, ancora più importante, il soggiorno medio è passato da 2 a 3 giorni. Zero sanzioni, eppure le unità nautiche dell’Autorità di bacino hanno effettuato 372 ore di reale navigazione o, meglio, proprio per quel motivo: secondo Massimo Mastromarino, presidente dell’Ente, la vigilanza ha generato un comportamento virtuoso, del tutto rispettoso delle regole, da parte dei naviganti. Nel 2022 gli interventi nel lago sono stati 40 - di cui 11 di assistenza, dei quali 4 con traino di imbarcazioni, e altri 4 di espresso salvataggio - e il drone in dotazione per il servizio di sorveglianza delle coste ha volato 17 ore. La sicurezza è un’evidente priorità, ha detto Mastromarino, e le situazioni critiche sono state contenute grazie «al serrato, diuturno impegno dei nostri uomini, sotto la supervisione del direttore Maurizio Tumbiolo» che ha coordinato l’operatività delle due unità nautiche dell’Ente cui se ne aggiungerà presto una terza, mentre è in cantiere un battello-spazzino che sul versante ecologico recherà un deciso contributo alla cura dell’ambiente, fermo restando che l’obiettivo sul Ceresio, dopo zero sanzioni, è zero emissioni.

Fare scuola

E qui ci riallacciamo tematicamente a questo detto ingresso, perché la SNL con il determinato perseguimento dell’elettrificazione della propria flotta, fa scuola: «L’istanza pilota è stata accolta a Milano», ha detto Fermi, che pochi mesi fa aveva peraltro fatto visita alla SNL. Con la sicurezza, la sostenibilità è assolutamente prioritaria, ha assicurato poi Mastromarino, e per questo da Brusimpiano a Porlezza le colonnine elettriche per il rifornimento dei natanti stanno diventando imprescindibili nell’attrezzatura dei porti. S’intende che la collaborazione con il Canton Ticino è massima, sul fronte della sicurezza il partenariato con i pompieri di Melide è imprescindibile in un contesto che più transfrontaliero non potrebbe essere; della navigazione elettrica si è detto e la rivoluzione annunciata a Lugano viene rilanciata dall’Autorità di bacino con il progetto «Emissioni zero lago Ceresio». Intanto Mastromarino ha elencato gli ambiti nei quali entro il 2024 l’investimento complessivo di quasi 1,4 milioni di euro migliorerà pontili e percorsi ciclopedonali, da Lavena Ponte Tresa a Porlezza, da Claino con Osteno a Valsolda. Con il concreto supporto della Regione Lombardia.

La funicolare

A questo proposito Fermi ha insistito sulla collaborazione a cavallo del confine, anche sollecitando investimenti privati in opere di interesse pubblico - facendo l’esempio del potenziale ripristino della funicolare Santa Margherita-Lanzo Intelvi, al cui recupero la Regione Lombardia parteciperà finanziariamente se una cordata di privati troverà i soldi necessari (vedi suggeriti).

In questo articolo:
Correlati
Non solo la funicolare: anche Lanzo vuole ripartire
Alla giornata pubblica «Isola tra i due laghi» si è parlato di progetti e di idee per valorizzare la Val d’Intelvi - La Regione Lombardia finanzierà parte del restauro dell’impianto a fune e una Fondazione svizzera sogna un museo