Gaggiolo in secca per colpa dell’uomo

La secca verificatasi a luglio, lungo il fiume Gaggiolo ad Arzo, è stata causata dalla mano dell’uomo. A questa conclusione è giunto il Ministero pubblico il quale, a fine gennaio, ha emesso due decreti d’accusa – verso altrettante persone – per infrazione alla Legge federale sulla protezione delle acque. Uno di questi è già cresciuto in giudicato, mentre contro il secondo è stata inoltrata opposizione. Stando a nostre informazioni si tratta di due persone alle dipendenze dell’Ufficio tecnico della Città di Mendrisio.
La segnalazione
Il prosciugamento del corso d’acqua, come detto, è avvenuto nei primi giorni del mese di luglio dello scorso anno. Un momento particolarmente siccitoso per tutto il Distretto e per la Città in particolare. L’estate scorsa, non per niente, a Mendrisio è stato emanato un divieto di utilizzo dell’acqua potabile per scopi non domestici.
Per quel che concerne il caso del torrente Gaggiolo, tutto è nato da una segnalazione effettuata da un privato cittadino che aveva allertato le autorità. All’altezza del centro sportivo della Montagna, infatti, era stata vista nel fiume una pompa per la captazione dell’acqua in funzione. Strumento posizionato dalla Città – forte di una convenzione decennale – che permetteva di attingere l’acqua per riempire una cisterna. Serbatoio annesso al sistema di irrigazione presente sul campo da calcio.
La pompa però, visto il periodo particolarmente siccitoso e con assenza totale di precipitazioni, ha contribuito in maniera decisiva a prosciugare il letto del fiume. Il tutto causando anche danni alla fauna, dal momento che è stata constatata – a valle della captazione – una moria di pesci e di gamberi di fiume.
Per questo motivo il Dipartimento del territorio ha ritenuto opportuno, tramite una denuncia-segnalazione, avvisare il Ministero pubblico. Procura che ha aperto un procedimento finalizzato a verificare eventuali fattispecie penali. Gli accertamenti – ci conferma il Ministero pubblico – sono sfociati a fine gennaio in due decreti d’accusa (uno, come detto, è già cresciuto in giudicato). Nei due decreti è stata proposta una pena pecuniaria sospesa. Si attende ora di comprendere se il Municipio di Mendrisio condurrà un’inchiesta amministrativa volta a chiarire il perché la pompa, in un periodo così delicato, sia stata azionata.