Gandria, Hotel Moosmann in vendita

LUGANO - «Splendida posizione in riva al Ceresio», «la più bella vista sul Lago di Lugano», «la camera è letteralmente seduta sull'acqua», «si può nuotare direttamente dall'albergo». Molte recensioni entusiaste pubblicate da viaggiatori provenienti da tutto il mondo su un noto portale di strutture turistiche sottolineano la particolarità dell'Hotel Garni Moosmann di Gandria. A pochi metri dal lago, immerso in un dedalo di pittoresche viuzze, l'edificio ottocentesco attrae l'attenzione dei turisti in cerca di scorci «tipici». Ma l'invidiabile posizione e il contesto caratteristico dell'ex borgo di pescatori ora non bastano più: per stare al passo con i tempi e le mutate esigenze del turismo occorre un rinnovamento dell'albergo, che i proprietari – la famiglia Moosmann – non possono però permettersi. E così – come molti altri prima di loro nel Luganese e non solo – hanno deciso di metterlo in vendita, nella speranza che qualche investitore possa frenare l'inevitabile declino a cui la struttura potrebbe andare incontro. Per sette milioni di franchi i futuri acquirenti avranno a disposizione il complesso di edifici di quattro piani per una trentina di camere e il giardino con accesso diretto al lago e alcuni posti barca.
Era il 1943 quando il padre di Enrico Moosmann prese in affitto l'edificio per aprirvi un ristorante. Negli anni seguenti si ingrandì sempre di più trasformandolo in hotel e acquistando anche altri edifici vicini per aumentare il numero delle camere. Ora però le cose sono cambiate: «il nostro problema è comune a molti altri hotel a gestione famigliare – racconta Enrico Moosmann – Gli investimenti per rinnovare gli edifici storici e adeguarli alle esigenze del turismo sono troppo onerosi». Oltretutto il modo di viaggiare è cambiato rispetto a una volta, nessuno si ferma più in villeggiatura per qualche settimana, ma la maggior parte non resta più di una notte o due. «Gandria piace molto, ma il problema sono i collegamenti con la città, che soprattutto la sera sono carenti e per chi è senza auto è un problema» sottolinea Moosmann, che come altri nel quartiere lamenta una scarsa attenzione da parte delle autorità comunali nel promuovere e valorizzare Gandria («basti pensare che qualche anno fa c'erano nove ristoranti, ora ne sono rimasti quattro»). Senza contare che l'hotel è situato nel nucleo, in zona pedonale – quindi senza parcheggio – e per chi si ferma poco il soggiorno può diventare macchinoso.
Quale potrebbe essere quindi il suo futuro? Moosmann conferma che vi sono trattative in corso con potenziali acquirenti su cui al momento preferisce non fornire dettagli. L'edificio non sottostà comunque a un vincolo di destinazione alberghiera e potrebbe essere trasformato in una residenza. C'è inoltre la possibilità di ampliare il tutto aumentando la volumetria e acquistando proprietà limitrofe. Dopo oltre 50 anni di storia, il destino del Moosmann sembra quindi destinato ad essere analogo a quello di altre strutture della regione, vendute e trasformate in residenze di lusso grazie alla loro invidiabile posizione.