Gli scout di Lugano e la tettoia in via Lambertenghi si spostano

Passi avanti importanti, ieri, per sciogliere due distinti punti di domanda a cui a Lugano si lavora ormai da alcuni anni. Due questioni separate che, se il tutto andrà in porto – e non è scontato – saranno unite: il salvataggio dalla demolizione della tettoia dell’ex magazzino ARL in via Lamberteghi (nella foto) e la costruzione della nuova sede degli Scout cittadini.
Giorni decisivi
Chiariamolo subito: la tettoia non sarà la nuova sede degli scout. Semmai, la struttura, permetterà di avere un’ulteriore spazio coperto per le attività nella futura sede che si intende realizzare sul Piano della Stampa, nel prato di fronte all’edificio cittadino che oggi ospita, tramite diritto di superficie, i Cantori delle Cime.
Che la tettoia dovesse essere demolita per far spazio ad appartamenti a pigione moderata era noto da tempo, e così che si trattasse di giorni decisivi per il suo futuro.
Anche supporto finanziario
Tutto questo, concretamente, si è tradotto in una lettera d’intenti avallata ieri dal Municipio. Ora lo stesso dovrà fare l’Associazione Scout 1915. Come spiegatoci dal capodicastero Edilizia pubblica Raoul Ghisletta, a questo stadio la lettera d’intenti prevede che la Città conceda agli Scout il terreno al Piano della Stampa tramite un diritto di superficie della durata di almeno cinquant’anni al prezzo simbolico di un franco. Parimenti, la Città si impegna ad aiutare tramite almeno 250.000 franchi gli Scout nell’operazione, via aiuto diretto o via fideiussione. Infine, la Città si prenderà a carico lo smontaggio della tettoia dell’ex magazzino ARL: starà poi agli Scout valutare se il santo vale la candela, ovvero l’investimento necessario a ricostruirla. Diciamo «poi», ma in realtà è «prima», perché se gli Scout non reputassero di rilevare la struttura, la Città non andrà a sobbarcarsi i costi di smontaggio e semplicemente farà demolire. I tempi per una decisione sono piuttosto stretti e l’ultima parola non è dunque ancora scritta. Da notare quale buon auspicio che negli anni scorsi a spingere e a spendersi per il salvataggio della tettoia era stata anzitutto l’ex municipale Cristina Zanini Barzaghi («Smontarla e rimontarla costa probabilmente meno che demolirla»), che è anche presidente degli Scout luganesi.
Sia come sia, una volta che le parti saranno concordi su come procedere e la lettera d’intenta sarà finalizzata e firmata, vi sarà un altro passaggio obbligato: quello in Consiglio comunale.
Lo studio di fattibilità
In tutto questo, centrale e quasi assodata, è l’operazione per costruire la nuova sede degli Scout. E non solo la loro: il prospettato edificio dovrebbe ospitare anche la Sezione Scout ad ogni costo «Roccia della Pace», oggi a Davesco, nonché la C.O. AGET Lugano, che già oggi divide la sede con gli Scout a Cornaredo.
Su questo fronte, ci riferisce Zanini Barzaghi, gli Scout hanno già uno studio di fattibilità stilato dallo studio d’architettura Orsi & Associati che conferma quantomeno la bontà dell’operazione. La lettera d’intenti che stabilisce anche il principio d’impegno finanziario del Municipio è ora fondamentale per andare a bussare alle banche per finanziare l’operazione, e capire esattamente quanto si può spendere e cosa realizzare. Il trasloco non avverrà domani, in altre parole.
Perché traslocare
Che la sede attuale agli Scout andrà presto stretta è noto da tempo, e ciò è dovuto a due progetti che se ne «mangeranno» dei pezzetti: l’imminente riqualificazione del fiume Cassarate (il cosiddetto Parco fluviale), e il meno imminente riassetto viario di Cornaredo, che attende una decisione del Tribunale federale. Anche nella sede attuale gli Scout si trovano tramite diritto di superficie, ormai rinnovato annualmente.



