Estate

«Grande ritorno dei viaggi negli USA, la Croazia non è più una meta low cost»

Parliamo della vacanze dei ticinesi con Davide Nettuno di Hotelplan: «Spagna, Grecia e Italia sempre grandi classici, boom di richieste per la Turchia»
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Michele Montanari
10.07.2023 15:00

Puntuale come le tasse, in estate arriva la fatidica domanda: dove vanno in vacanza i ticinesi? Con la fine delle poche misure legate alla pandemia che resistevano in qualche parte del mondo, gli Stati Uniti sono tornati una meta ambitissima. Davide Nettuno, portavoce di Hotelplan per il Ticino, illustra le destinazioni più richieste in questi caldissimi mesi: «Se parliamo di vacanze a lungo raggio, per coloro che hanno a disposizione più di una settimana, gli Stati Uniti sono tornati alla ribalta. Anche perché da inizio maggio, il Paese è accessibile anche a chi non ha fatto il vaccino anti-Covid. Questa liberalizzazione ha chiaramente spinto parecchie persone a scegliere gli USA. Parliamo dei classici, quindi gli Stati del "grande Ovest": California, Arizona, Nevada e Utah su tutti. Poi c'è la Florida, ma più in ottica autunnale, visto che l'estate non è la stagione ideale dal punto di vista meteorologico, per il rischio uragani». Nettuno prosegue: «Per quanto riguarda le destinazioni lontane, ma un po' più tropicali, le Mauritius e le Maldive hanno fatto registrare buoni risultati. Stesso discorso per la Tanzania e Zanzibar. Nei viaggi più vicini, svettano invece grandi classici come Grecia, Spagna e Italia. Da notare poi come siano andati forte pure Egitto e Turchia, Paesi che offrono soluzioni a buon prezzo, soprattutto per chi è più attento ai costi. Egitto e Turchia, da questo punto di vista, sono attrattive ed è possibile spendere cifre abbordabili».

Meglio giugno e settembre

Ma quali sono i periodi più gettonati? L'esperto sottolinea: «La sensazione è che ci sia stata una partenza abbastanza immediata, forse non tanto da ricondurre al grande caldo, quanto piuttosto alla voglia di partire. Va poi ricordato che i costi a metà giugno, rispetto a luglio o agosto, sono sicuramente più interessanti. Ma il mese in questione è ambito anche dal punto di vista della qualità della vacanza, con meno occupazione nelle strutture e, di conseguenza, servizi che ne risentono in maniera positiva. Ovviamente nei periodi di massima affluenza, è più probabile che ci siano delle sbavature. C'è poi chi opta per le vacanze a settembre, per i prezzi, ma anche per il fatto che è ancora piacevolmente caldo e ci sono meno viaggiatori. Il grosso del turismo a settembre è già rientrato perché terminano le vacanze scolastiche. Quello di settembre è un turismo per chi vuole stare lontano dalle orde. Generalmente dopo agosto, interessano maggiormente Italia, Spagna e Grecia, ossia le mete che di solito vengono prese d'assalto nei mesi precedenti dai turisti con figli in età scolastica».

C'era una volta la Croazia low cost

La Croazia merita un capitolo a parte. Una volta simbolo delle vacanze low cost, sembra aver conosciuto un aumento di prezzi importante dopo l'adozione, a inizio 2023, dell'euro. In realtà è da diversi anni che il Paese balcanico ha perso la sua nomea di meta per chi ama risparmiare. Davide Nettuno conferma: «La Croazia non è più low cost già da qualche anno. Noi, come Hotelplan, non l'abbiamo mai avuta tra le mete predilette dei ticinesi. È sempre stata un po' di nicchia, per chi cercava qualcosa di diverso ed economico. Però, tra i nostri clienti, non ha mai vissuto una vera esplosione come quella che invece sta avvenendo per la Turchia. Probabilmente è dovuto a diversi fattori: in Croazia le strutture, spesso e volentieri, sono sul mare, e non hanno, salvo poche eccezioni, la propria spiaggia, oppure hanno l'accesso all'acqua tramite pontili, piattaforme in cemento o scogli. Non proprio adatto a tutti, insomma. Poi, se in passato era un Paese veramente economico, oggi non non lo è più e le persone preferiscono andare, a parità di costi, dove c'è una tradizione turistica superiore, con una qualità di servizi leggermente più alta. Non da ultimo, il collegamento non è così immediato. O si va in auto da Venezia verso il confine con l'Istria, con le due corsie e l'autostrada sempre molto intasata. Oppure, eventualmente, ci si reca con il traghetto, imbarcandosi in Italia. Questa soluzione non è sempre vista di buon occhio per chi cerca viaggi flessibili. L'aereo, invece, per una vacanza di una settimana, risulta complicato perché i collegamenti sono relativamente pochi, soprattutto se paragonati a quelli di mete come Maiorca, Creta o Rodi». Il portavoce di Hotelplan conclude: «La Croazia un tempo era ambitissima in quanto molto economica, ma oggi ha prezzi più alti, simili a quelli dell'Emilia Romagna o delle Marche».