Hospita-Alberti, bocciata la ricusa di tutti i procuratori

Bocciata la richiesta di ricusa di tutti i procuratori pubblici ticinesi. Ci sono nuovi sviluppi nella vicenda «Hospita-Alberti» e, più in dettaglio, in relazione alla denuncia presentata a inizio mese dall’avvocato Paolo Bernasconi, legale degli eredi dell’ex socio di maggioranza della Hospita Suisse SA (indagato per amministrazione infedele e deceduto lo scorso anno a inchiesta in corso), i quali avevano querelato il procuratore pubblico Alvaro Camponovo, l’ex deputata Sabrina Aldi (entrata in Hospita al posto di Eolo Alberti, il sindaco sospeso di Bioggio indagato per reati finanziari) e il dottor Claudio Camponovo, ex amministratore unico della società e padre del magistrato. I presunti reati ipotizzati sono, a vario titolo, amministrazione infedele aggravata, falsità in documenti, e concessione e accettazione di vantaggi. Va precisato che al patrocinatore di Aldi e del dottor Camponovo, l’avvocato Nicola Fornara, non risulta l’apertura di un’inchiesta contro i suoi assistiti.
Bernasconi, lo ricordiamo, aveva chiesto la ricusa di tutti i magistrati, colleghi del pp Camponovo: sia di quelli che si stanno occupando del caso principale – la procuratrice Chiara Borelli ha prospettato il rinvio a giudizio per Alberti, che respinge gli addebiti, e il contabile della società – e dei vari addentellati, sia di tutti gli altri colleghi. Ebbene, stando a nostre informazioni, negli scorsi giorni il procuratore generale Andrea Pagani ha risposto picche, a nome suo e dei colleghi, non ravvisando motivi di ricusa. La palla è ora nel campo della Corte dei reclami penali. Da noi contattato, il Ministero pubblico non si esprime sulla vicenda.