La polemica

I frontalieri delle piscine: «Le sdraio in mezz'ora sono esaurite»

Da Locarno a Chiasso la canicola riempie i lidi e c'è chi chiede una «corsia prioritaria» per i residenti – Ma forse la soluzione è un'altra
© CdT/Gabriele Putzu

Fuori dal Lido di Bissone la coda inizia già mezz’ora prima dell’apertura, la domenica, per accaparrarsi i biglietti: neanche fosse un concerto rock. Alle nove e mezza aprono le casse, alle dieci sdraio e ombrelloni sono già tutti occupati. «La ressa si concentra soprattutto nel weekend» spiega il bagnino responsabile Mathias Polino. «Finora non abbiamo avuto particolari problemi, a parte qualche screzio per i posti limitati e per lo spazio in acqua». In piscina si sta stretti e per nuotare tocca sgomitare.

La stagione dei lidi è iniziata con il botto quest’anno in Ticino, complice l’anticiclone africano. E con il successo arrivano anche i malumori, fomentati dal caldo.

A Mendrisio (dove domani il termometro sforerà il picco dei 35° gradi) la coda sotto il sole per entrare al Lido era di oltre un’ora: è finita con una polemica turisti-residenti e un’interrogazione presentata martedì dalla Lega in Municipio (le code genererebbero «disappunto soprattutto tra i possessori della Mendrisio Card» che si sono «visti togliere la corsia preferenziale per i residenti»). Il capodicastero Sport e Tempo Libero Paolo Danielli è intervenuto di persona, e ora il problema è stato risolto con l’aggiunta di una seconda cassa (di picchetto).

Meglio digitalizzare

È la prova che la canicola scalda anche gli animi. «In realtà si è trattato di un evento eccezionale, è vero che abbiamo un grande afflusso di utenti dall’Italia, storicamente, e che negli anni le presenze complessive sono aumentate molto» precisa Danielli.

Un più 25 per cento di accessi (da 30 a 40 mila a stagione, in media) rispetto agli anni pre-pandemia sono la conferma di una «seconda giovinezza» della struttura su cui nel 2019 il Comune ha investito 1,5 milioni di franchi.

Per rimediare alle code il Dicastero ha deciso questa settimana - «anche dopo le polemiche» - un ulteriore investimento nella digitalizzazione dei biglietti giornalieri. «Chi li acquisterà online potrà accedere tramite codice QR, come fanno già oggi gli abbonati» assicura Danielli. «In questo modo le code dovrebbero ridursi ulteriormente». Se ne parla però per l’anno prossimo.

Clienti impazienti

A Bellinzona la coda online è invece stata già introdotta quest’anno - solo per i non domiciliati - ma non ha eliminato le code fisiche e, in particolare durante il Corpus Domini, nemmeno i reclami sui social. «A parità di ingressi, il fenomeno delle lamentele si è fortemente acuito rispetto agli anni passati» ammette il responsabile riservazioni di Bellinzona Sport Alessandro Stampanoni. Che ricorda come per gli abbonati «il tempo medio del servizio alla cassa sfiora i sette minuti» e che nel caso di Bellinzona «è fisicamente impossibile avere più di due casse». Per mitigare il fenomeno, l’ente sta considerando di aprire anticipatamente il webshop anche per i clienti residenti.

Creare delle corsie separate per domiciliati e forestieri non è, invece, la soluzione adottata dai Lidi dove il problema-code è stato risolto o non c’è affatto. A Bissone i residenti hanno 30 posti riservati (su una capienza di 650) ma devono «fare la coda come gli altri» precisa Mathias Polino.

«Ottimo inizio»

A Lugano i problemi sono altri (vedi sotto) e i tempi di attesa «si sono effettivamente allungati con il maggiore afflusso di persone dovuto alle alte temperature» spiega il direttore Gianfranco Salvati. A sciogliere gli ingorghi - anche qui concentrati «soprattutto negli ultimi due weekend» - ci pensa in parte la app MyLugano, riservata ai residenti, ma soprattutto il personale che si alterna alle tre casse su due turni, mattina e pomeriggio (per un totale di sei dipendenti).

Tutte le casse lavorano a pieno ritmo, comprese quelle del lido Riva Caccia e del San Domenico (Carona è chiusa quest’anno in vista del progetto di rilancio) e anche se dei dati ancora non ci sono «sicuramente possiamo dire che la stagione è partita benissimo» conferma Salvati. A Chiasso il direttore dell’ufficio Sport e Tempo Libero Loris Codoni va oltre e parla già di «numeri da record» e del «migliore anno dal 2020». Nonostante la vicinanza del confine - e una certa affluenza di ‘‘frontalieri della nuotata’’ - le code restano contenute (10-15 minuti).

Ottimo inizio anche per le strutture più piccole, come quella di Riva San Vitale dove lo scorso weekend si è sfiorata la capienza massima (600 persone) oltre la quale è prevista la chiusura dell’ingresso. «Lo facciamo per la vivibilità della struttura, non certo per il lucro». Per essere giugno, anche qui l’affluenza «è stata eccezionale negli ultimi dieci giorni» e il merito è naturalmente del caldo altrettanto eccezionale. «A giugno scorso abbiamo avuto pioggia e tempo coperto e i numeri non sono neanche lontanamente paragonabili» ricorda la responsabile del servizio.

Dove le code non ci sono - perché non ci sono casse - l’affollamento si misura dalla difficoltà nel trovare parcheggio, come nella vicina spiaggia di Brusino Arsizio, gratuita e presa «letteralmente d’assalto» in questi giorni. Gli utenti «provengono da fuori Comune e anche dalla vicina Porto Ceresio» conferma il segretario comunale Andrea Stephani, che però non riscontra «particolari problemi di gestione». Limita re gli accessi ai residenti «sarebbe comunque impensabile trattandosi di una spiaggia libera riqualificata tra l’altro con contributi cantonali».

Ridiamoci sopra

Mentre insomma ogni angolo d’ombra e acqua si affolla, per sfuggire all’afa, per fortuna c’è anche chi la mette sul ridere. Il Lido di Locarno ha inaugurato una collaborazione con un gruppo di clownerie, da quest’anno, per intrattenere i clienti durante la coda che «di solito raggiunge il picco nel mese di luglio ma non dura mai più di venti minuti» spiega il direttore Filippo Thomann. «Chiaro che un conto è aspettare al fresco e un conto è farlo sotto il sole di questi giorni. Ci è sembrato un buon modo per allietare l’attesa delle famiglie». Anche la distribuzione di bottiglie d’acqua, nei momenti di maggiore afa, è un plus ben gradito.

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