Il bellinzonese ferito a colpi di pistola a Rio e il suo amore per il Brasile

«Sono quarant’anni che trascorre le vacanze in Brasile e ci chiediamo come possa essere finito in un quartiere malfamato. Probabilmente si è fidato troppo del navigatore satellitare installato sull’auto presa a noleggio».
Chi lo conosce bene non si spiega come l’ingegnere 73.enne di Sant’Antonino possa essere stato ferito nel tardo pomeriggio di domenica, verso le 18 ore locali, da un colpo di pistola mentre si trovava in auto con la sua compagna di 65 anni a Rio de Janeiro. La disavventura di cui sono stati vittime i due turisti ticinesi, che si erano recati nel Paese sudamericano per trascorrere qualche giorno di relax e per festeggiare il Capodanno in allegria, ha tenuto banco sui principali media brasiliani cartacei ed online. La coppia era diretta nella famosa località balneare di Paraty Beach, nella Costa Verde, dove aveva pianificato di dare il benvenuto al 2020.
La donna è stata ascoltata nelle scorse ore dagli inquirenti brasiliani. È stata convocata nella sede dell’Ufficio del turismo, a Rio, questa mattina. Ha raccontato quanto successo la sera del giorno precedente. Ossia che lei ed il compagno sono stati vittime di un tentativo di assalto, quasi sicuramente a scopo di rapina, da parte di almeno tre uomini armati che li hanno affiancati e poi hanno sparato.
La loro sfortuna è stata quella di essere capitati in un’area pericolosa, un quartiere poco raccomandabile nella zona nord della metropoli carioca, a Cidade Alta. Hanno fatto affidamento sul GPS dell’automobile di grossa cilindrata presa a noleggio a Belo Horizonte e, non conoscendo bene la città famosa per le spiagge di Copacabana ed Ipanema, sono finiti in un luogo dove non avrebbero mai dovuto mettere piede. Un luogo purtroppo noto per episodi di violenza dove, si dice, anche la polizia brasiliana non entra volentieri.
Nel tentativo di scappare dall’agguato, sulla via denominata Rodovia Washington Luis, i turisti bellinzonesi si sono schiantati contro un muro. Sono stati subito soccorso dai sanitari. La polizia ha classificato l’accaduto come «fatto isolato», probabilmente per non spaventare i numerosi turisti che in questi giorni hanno raggiunto Rio de Janeiro per trascorrere le festività natalizie. E, soprattutto, per brindare all’anno nuovo.
Ciò che avrebbe voluto fare anche il 73.enne, il quale invece darà il benvenuto al 2020 da un letto dell’ospedale Getulio Vargas. Secondo i media verdeoro l’anziano sarebbe stato ferito al petto dall’unico colpo esploso dal ladro. Le sue condizioni sono gravi ma stazionarie.
Il Consolato generale svizzero di Rio si è limitato a confermare il ferimento del cittadino elvetico. Sta seguendo da vicino l’inchiesta e ha prestato pieno supporto al 73.enne e alla compagna. In particolare sta predisponendo il loro rientro nella Confederazione appena le condizioni di salute dell’uomo lo consentiranno.
«Quando entri in certe favelas di Rio puoi ritenerti fortunato se riesci ad uscire vivo, soprattutto se sei un turista. Chi ci abita lo sa che chi arriva dall’estero si porta appresso molti soldi. Personalmente non mi è mai capitato nulla, tuttavia il consiglio che solitamente danno è di liberarsi in fretta del denaro e di tutti gli oggetti di valore e sperare, appunto, che non ti capiti nulla di grave». A parlare è un bellinzonese che da anni si reca nella metropoli brasiliana, al quale ci siamo rivolti per inquadrare meglio quanto capitato al 73.enne di Sant’Antonino. Che, come visto, si è trovato per sbaglio in una zona malfamata.