Il Centro si colora di rosa

Il colore arancio, fatto proprio da Il Centro, potrebbe tranquillamente essere sostituito dal rosa, almeno a Bellinzona. Sulla lista per il Municipio - capeggiata dall’uscente Giorgio Soldini, in carica da dodici anni: per lui è la sesta campagna consecutiva (ed ultima: nel 2028 non si ripresenterà), essendo presente ininterrottamente dal 2004 - corrono ben quattro donne su sette candidati. Quattro sono anche i nomi già in lizza tre anni or sono, come vedremo più avanti. Una squadra, dunque, quella del presidente sezionale Davide Pedrioli, che abbina l’esperienza del capodicastero Anziani e ambiente e quella di alcuni consiglieri comunali all’entusiasmo di chi per la prima volta affronta la sfida all’ombra dei castelli e che è chiamato a farsi le ossa in vista dei futuri appuntamenti. A tutti è andato il corale in bocca al lupo dell’assemblea (un centinaio i partecipanti) che stasera ha ratificato i nomi per l’Esecutivo.
Esperienza e «freschezza»
Il quadriennio alle porte sarà dunque l’ultimo di Giorgio Soldini a Palazzo Civico. Classe 1955, alto funzionario cantonale in pensione, è entrato nel consesso quando la Bellinzona era ancora «vecchia» e poi è stato riconfermato pure nella nuova Città. Il 14 aprile non avrà difficoltà a difendere il proprio seggio. La domanda è piuttosto un’altra: Il Centro può ambire al raddoppio, riconquistando la seconda poltrona persa nel 2012? Nessuno si è apertamente sbilanciato durante i lavori assembleari. E, obiettivamente, a meno di un flop clamoroso di PLR ed Unità di sinistra che assieme detengono cinque poltrone, il colpaccio pare davvero proibitivo. Ecco spiegato perché il partito ha deciso, con orizzonte il 2028, di (ri)lanciare dei nomi tra i quali potrebbe, chissà, figurare il municipale di domani. Vediamoli. I primi tre sono consiglieri comunali e figuravano già tra i papabili ad entrare nella stanza dei bottoni nel 2021: Marguerite «Margot» Ndiaye Broggini (classe 1964, giurista), il 62.enne Claudio Cattori (direttore dell’azienda agricola Agrotomato di Giubiasco) e Camilla Guidotti (classe 1993, docente di scuola media).
Il bisnonno consigliere federale
La lista si completa con dei neofiti (o quasi) della politica cittadina. Si tratta di Mattia Lepori, 27 anni, praticante legale e neopresidente dei Giovani de Il Centro, il cui bisnonno (Giuseppe Lepori) è stato nientemeno che consigliere federale; di Lindita Osmani-Durmishi, classe 1987, docente, già candidata al Consiglio comunale alle ultime elezioni ed al Gran Consiglio nel 2019 con Più Donne; e la 24.enne Giovanna Pedroni, figlia dell’attuale capogruppo Gabriele e nipote dell’ex municipale Filippo Gianoni (coordinatore della commissione cerca), assistente alla Facoltà di scienze biomediche dell’Università della Svizzera italiana di Lugano.
Le chiavi del successo
«Lo storico risultato delle Federali è da ricondurre a due aspetti, a mio avviso. Da una parte l’unione e la compattezza che non si vedevano da tempo e, dall’altra, la voglia di vincere abbinata a grande determinazione. Sono sicuro che sarà così anche in aprile», ha affermato il consigliere agli Stati Fabio Regazzi. «Da quanto emerso in questi mesi c’è spirito di cambiamento e di rinnovo nonché tanto entusiasmo», hanno puntualizzato Filippo Gianoni ed il presidente cantonale Fiorenzo Dadò. Aggiungendo che, fra i diversi temi di legislatura, vi sarà la necessità di coinvolgere maggiormente i quartieri. I candidati, nelle loro presentazioni, hanno accennato ad altri punti quali una Città più attrattiva per i giovani, la sicurezza, l’attenzione alla pianificazione, l’intergenerazionalità e i progetti strategici.
La presidente distrettuale Simonetta Biaggio-Simona ed Ivano Dandrea (CEO del Gruppo Multi) non hanno infine nascosto rammarico e delusione per il fatto che si parla sì di rinnovamento, ma poi in lizza c’è ancora Soldini. Pedrioli ha evidenziato che si è trattato di un tema affrontato durante l’allestimento delle liste, ma poi si è deciso di correre con l’uscente che, come detto, si farà da parte al termine della prossima legislatura. Fra le finora quattro rinunce a (ri)candidarsi per il Consiglio comunale annotiamo quella di Ivan Ambrosini, nel plenum dal 2017 e già municipale di Giubiasco, che lascia per motivi professionali. La lista per il Legislativo non è ancora completa.
Il punto
Gli obiettivi sono chiari per Il Centro: confermare la poltrona a Palazzo Civico di Giorgio Soldini, in carica dal 2012, e tornare ad essere il terzo partito di Bellinzona, dopo che nel 2021 c’è stato il sorpasso di Lega-UDC. Alle ultime elezioni l’allora PPD nella corsa al Municipio si era fermato all’11% (percentuale di schede), mentre nel 2017 aveva ottenuto il 14,1% piazzandosi dietro PLR ed Unità di sinistra. I seggi in Consiglio comunale da difendere sono invece 10, compito non facile alla luce della prevista frammentazione.