Il futuro è il «vertiporto»: voli elettrici fra le città e i terminal
Quando si parla di mobilità alternativa sono sempre di più i progetti avveniristici, degni dei migliori film di fantascienza. Idee che solo una ventina di anni fa apparivano come vere e proprie visioni, mentre oggi si stanno trasformando in realtà. Una di esse, che se realizzata avvicinerebbe l’aeroporto di Malpensa alle città lombarde limitrofe e al Ticino, è quella di costruire dei «vertiporti», ovvero delle stazioni da cui far partire voli elettrici a decollo verticale per raggiungere lo scalo internazionale. A Roma, per l’aeroporto di Fiumicino, si conta di tagliare il nastro del primo vertiporto nel 2024 - segno che si sta parlando di piani più che concreti - mentre a Varese si sta lavorando per cercare un luogo adatto. Andando per ordine, di questo tema in Lombardia si è cominciato a discutere in maniera approfondita a fine aprile in un primo incontro tra i vertici della SEA, la società che gestisce Malpensa, i sindaci di Varese e quelli di varie città ticinesi tra cui Chiasso, Mendrisio, Locarno e Bellinzona, con «l’impegno ad attivare una rete di vertiporti per l’impiego di velivoli elettrici a decollo verticale». In futuro quindi potrebbe esserci un’opzione in più, rapida ed ecologica, per raggiungere i terminal, anche dal Ticino. Del resto, nel 2019, dei 26 milioni di passeggeri transitati da Malpensa, 1 milione proveniva dal nostro cantone.
Per ora sono prototipi
Al primo incontro ne è seguito un altro, sempre sul tema della mobilità, organizzato a fine maggio a Como, altra città di confine che gravita su Malpensa. Tra gli interventi di rilievo quello di Luca Spada, presidente della società di telecomunicazioni italiana Eolo, che ha parlato dei vertiporti e della loro importanza nella mobilità di domani. «Può sembrare un futuro lontano, ma in realtà è molto più vicino di quanto appaia. All’inizio questo servizio avrà verosimilmente dei costi elevati, ma con la diffusione delle stazioni si abbasseranno molto».
A Varese, intanto, si sta già passando ai fatti. Nelle settimane scorse il Comune ha cominciato a guardarsi intorno e così, durante un sopralluogo del sindaco Davide Galimberti nell’area delle stazioni, dove è in corso un ampio progetto di riqualificazione, si è rivolto lo sguardo a un parcheggio vicino al cantiere, dove appunto si potrebbe ipotizzare la «fermata urbana» del vertiporto. Si tratta allo stato attuale di valutazioni, che però sono cominciate. Ci si potrebbe infatti dotare di un’infrastruttura molto utile in ottica turistica e capace di attirare l’interesse del Ticino.
Attualmente i velivoli a decollo e atterraggio verticale (VTOL) non sono ancora operativi. Esistono solo dei prototipi non certificati per il volo umano. Il loro riconoscimento tuttavia potrebbe arrivare tra il 2023 e il 2024 e per tale motivo sarà necessario muoversi con anticipo.