Il lupo torna in Capriasca: tocca ai cani da gregge
«A causa di una predazione, dal 3 luglio scorso il gregge dell’alpe Rompiago è custodito dai cani da protezione. Si chiede ad escursionisti e ciclisti di rispettare le regole della buona convivenza e di seguire le indicazioni sui cartelli». Sì, in Capriasca il lupo ha colpito ancora. L’avviso pubblicato sul sito del Comune non lascia spazio a dubbi: dopo l’attacco del predatore il gregge di pecore dell’alpe – già teatro di predazioni negli scorsi anni – è ora sorvegliato dai cani.
E alla difficile convivenza tra allevatori e predatori si aggiunge quella altrettanto complicata tra i cani di protezione e gli escursionisti. I problemi si verificano quando i cani da protezione percepiscono che il loro gregge è minacciato da qualcuno, come un escursionista o un ciclista che lo attraversa. Così reagiscono, come sono addestrati a fare, ma per chi se li trova davanti è uno spavento. E non tutti sanno come comportarsi in questi frangenti.
«La situazione nella zona è insostenibile. Da una parte ci sono gli attacchi del lupo e dall’altra le persone che ignorano i cartelli che spiegano come comportarsi quando si incontrano i cani», afferma al CdT il gestore dell’Agriturismo Alpe Rompiago, Maurizio Minoletti. «Il bilancio dell’ultima predazione parla di tre capre uccise e due ferite, una in modo grave», prosegue Minoletti, il quale sottolinea come il territorio di Capriasca e della Val Colla sia terreno di caccia abituale del lupo. A riprova di ciò, proprio l’11 giugno scorso un lupo ha predato una capra il cui gregge, in ogni caso, non risultava proteggibile.
Anche da oltre confine
Da noi contattato, il capo dell’Ufficio caccia e pesca Tiziano Putelli conferma che sì, la predazione avvenuta lo scorso mese sull’Alpe Rompiago è stata opera di un lupo. Ma riguardo alla presenza di esemplari nel Luganese, Putelli rassicura: «La situazione non è peggiorata».
Come dire: la presenza di lupi nel Luganese non ha subito impennate verso l’alto, come invece avvenuto in altre zone della Svizzera. «Sappiano che qualche lupo c’è – prosegue il capo ufficio -, come nella zona del Monte Bar e in Val Colla, dove negli scorsi anni sono già avvenute delle predazioni. Tuttavia, molto probabilmente gli attacchi in queste zone sono da legare al cosiddetto branco della Valle Morobbia. Senza dimenticare che qualche esemplare è pure presente oltre confine, ad esempio in Val Cavargna, anch’essa a due passi dalla Val Colla». Come detto, però, niente allarmismi: «La situazione di oggi è simile a quella degli anni passati».


Una lunga attesa
Come detto, la protezione del gregge dell’alpe Rompiago è ora affidata ai cani. «Gli alpeggi che si affidano a loro sono sempre di più, ma chi fa richiesta ora deve aspettare almeno due anni per ottenere il permesso. Per noi non è un problema perché li abbiamo ormai da diversi anni», conclude Minoletti.
Qualche consiglio
Ma come bisogna comportarsi quando si incrocia un cane a guardia delle greggi? Ecco alcune regole da seguire. Se entrate in un pascolo protetto (che dovrebbe essere indicato) non scacciate né spaventate gli animali. Se siete in bici scendete e spingetela, se a piedi rallentate il passo. Se un cane pastore abbaia, corre verso di voi e vi blocca il passaggio, restate calmi e dategli il tempo di accertarsi che non siete un pericolo per il gregge. Da evitare provocazioni con bastoni e movimenti rapidi. Se il cane si è calmato, proseguite cercando di aggirare il gregge. Non accarezzate i cani e non date loro cibo. Se il cane pastore sembra minaccioso, evitate il contatto visivo, ma senza voltargli le spalle. Se non si calma neanche dopo diverso tempo, allora tornate indietro. Se avete voi stessi un cane tenetelo al guinzaglio, ma se viene attaccato dal cane pastore liberatelo: i cani stabiliranno la gerarchia fra loro.