Paradiso

Il nuovo autosilo nella roccia si camuffa con il San Salvatore

Affinato il progetto dell’edificio pubblico multipiano che verrà costruito in faccia al Lido e sarà per la maggior parte integrato nel contesto boschivo – La facciata fronte lago sarà totalmente aperta – Ma ora il costo è passato da 13 a 22 milioni
Verrà costruito a monte di via Cantonale, verso la Forca di San Martino. © CdT/Chiara Zocchetti
Valentina Coda
03.07.2025 06:00

È probabilmente una delle opere chiave nell’ambito della riqualificazione del lungolago di Paradiso, perché permetterà di fare pulizia di parcheggi lungo la strada Cantonale e fare spazio alla futura pista ciclopedonale. La particolarità del nuovo autosilo Conca d’Oro, progettato dall’architetto Jachen Könz, è il fatto che si camufferà per la maggior parte con il San Salvatore. Nel senso che, ad esempio, se dal parco San Michele di Castagnola si volge lo sguardo verso Paradiso, l’occhio potrebbe far fatica a individuarlo. Il costo, però, è uno di quelli che si vede bene.

Con i piedi nel lago

Avevamo già riferito di questa opera nel 2021, quando il Consiglio comunale era stato chiamato ad esprimersi sul credito per progettarla, che all’epoca si aggirava attorno ai 13 milioni. Nel frattempo, il progetto di massima è stato affinato, così come il costo, ed è cambiato l’impatto visivo. Ora, c’è la domanda di costruzione. Il futuro autosilo da duecento stalli – che verrà realizzato alla fine della zona edificabile comunale, verso la Forca di San Martino e all’altezza del Lido – rimarrà sì incassato nella roccia ai piedi del San Salvatore, ma la facciata che guarda il Ceresio sarà totalmente aperta contrariamente al disegno iniziale che la immaginava chiusa. E per camuffare al meglio l’edificio con il contesto boschivo (la domanda di dissodamento è già stata approvata), sulla parete più esposta crescerà della vegetazione in modo tale da coprire la facciata. La stessa che si arrampicherà sui cinque piani fuori terra dell’autosilo, mentre altri due livelli saranno interrati. La parte più bassa della struttura, invece, si troverà immersa per circa due metri nella falda del lago. Il costo, aggiornato, di quest’opera? 22 milioni di franchi per tre anni di lavori. Con ogni probabilità, quindi, si dovrà tornare in Consiglio comunale. Breve riassunto sul progetto mastodontico che da anni sta portando avanti Paradiso per riqualificare la sua riva del lago. Si estende dal debarcadero alla piscina comunale Conca d’Oro (parliamo di una lunghezza complessiva di circa 800 metri) ed è un insieme di una ventina di interventi (sottoprogetti), il cui elemento unificatorio sarà una passerella sull’acqua. L’elemento centrale, invece, saranno i giardini. Infatti, «a differenza del lungolago di Lugano, dove l’elemento dominante è il fronte urbano costruito con una passeggiata sotto i filari di alberi – leggiamo nella relazione tecnica –, il nuovo volto del lungolago di Paradiso è costituito da giardini». Finora, sono stati realizzati il giardino pubblico e la sequenza del Giardino Fiorito, della terrazza delle palme e del Giardino Sempreverde, unitamente ai muri d’argine che sono stati risanati. La piazza della Darsena, invece, è in fase di realizzazione.

Giù un palazzo, su un aparthotel

Qualche centinaio di metri più in là, in pieno centro a Paradiso, si farà l’operazione inversa. Nel senso che non si costruirà da zero, ma si demolirà il tutto sommato giovane edificio (è degli anni Novanta) in via San Salvatore 3 per fare posto a una nuova residenza con due spazi commerciali, 34 unità abitative con servizi alberghieri (aparthotel) e 40 appartamenti classici. Si chiamerà «Residenza REI» (il progetto è dello studio Renzetti&Partners) ed è pensato – anche – per lavoratori in viaggio d’affari, persone in cerca di un alloggio temporaneo, turisti e studenti che frequentano gli atenei cittadini. L’attuale edificio è composto da tre piani interrati e cinque piani fuori terra adibiti ad attività commerciali. In futuro, invece, quei cinque piani verranno demoliti per fare spazio a una nuova struttura che ne conterà nove (il tetto sarà fruibile e diventerà una sorta di terrazzo), ma i tre livelli interrati verranno mantenuti. A completare il tutto spazi verdi, giardini e uno stallo per le biciclette al piano terra. Il cantiere durerà due anni. La residenza si inserisce in una zona centrale del comune di Paradiso, il cui volto è da anni in continua trasformazione con vari progetti che mirano a «svecchiare» l’assetto urbanistico. D’altronde, è proprio il Piano particolareggiato che punta a questo obiettivo. Ovvero, «ridisegnare l’assetto urbanistico attraverso un linguaggio architettonico contemporaneo, in grado di armonizzarsi con il contesto urbano esistente e di anticipare le future linee di sviluppo del quartiere». Altri giovani edifici, infatti, verranno verosimilmente demoliti. Un esempio è quello che si affaccia su via Cattori, che funge un po’ da biglietto d’ingresso per Paradiso per chi si trova in sosta al semaforo provenendo dalla stazione o dall’autostrada. I proprietari, infatti, ne ipotizzano proprio la demolizione a favore della costruzione di uno nuovo.

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