Il nuovo pezzo di Cornaredo porta nuovamente la firma di Artisa

È (nuovamente) il momento diArtisa nel Nuovo Quartiere di Cornaredo (NQC). Ottenuta la licenza edilizia, il gruppo immobiliare della famiglia Artioli ha iniziato i lavori preparatori per costruire «Nova Cornaredo», vale a dire due nuove costruzioni nel comparto cosiddetto B3, che si trova fra il semaforo per accedere alla galleria Vedeggio-Cassarate e il Ponte di Valle. Si tratta di uno dei principali progetti privati destinati a cambiare il volto dell’area. I due nuovi edifici ospiteranno spazi residenziali, ricettivi, amministrativi e commerciali. Nell’area, Artisa aveva già realizzato il Parco Cornaredo, che ormai da qualche anno fa mostra di sé nei pressi della pista di ghiaccio.
Gli appartamenti? 114
Anche il progetto «Nova Cornaredo» viene ormai da lontano, tanto che la domanda di costruzione era stata depositata a fine 2018, come avevamo a suo tempo riferito. Da allora il progetto si è affinato, senza mutare particolarmente. La torre alta 45 metri e divisa in 14 piani, ci riferisce Artisa, sarà «destinata principalmente a funzione ricettiva (aparthotel), con una componente commerciale e amministrativa. Al piano terra sono previsti spazi destinati a negozi e servizi». Nell’altro edificio di nove piani, invece, sarà prevalente l’aspetto residenziale: vi troveranno spazio «114 appartamenti suddivisi in tagli da 2.5, 3.5 e 4.5 locali, tutti dotati di loggia o balcone. Al piano terra saranno presenti spazi commerciali». Il complesso disporrà di due parcheggi interrati indipendenti per un totale di 144 posti auto (ve ne saranno anche per le bici): «Il punto di forza del nuovo quartiere urbano è dato dalla marcata accessibilità alle aree verdi e ricreative previste nel progetto e dall’elevata permeabilità che punta a favorire le interconnessioni pedonali e ciclabili previste nella riqualificazione dell’intero comparto». Nei pressi è in effetti prevista la riqualificazione del fiume Cassarate e la realizzazione, però più lontana nel tempo, del Pratone diTrevano.
Sfuggito ai guai pianificatori
Il comparto B3 è tutto sommato sfuggito ai guai che hanno toccato altri aspetti dell’NQC. Nova Cornaredo non è stato infatti toccato dalla querelle sull’altezza massima degli edifici che è ora davanti alTribunale federale (più dettagli nel box), né deve attendere di sapere che ne sarà del piano viario dell’area, anch’esso in attesa di un giudizio delTF. Che si faccia o meno la maxi-rotonda sulCassarate al posto del semaforo, ai fini del progetto di Artisa, poco importa: «Il progetto è stato sviluppato in fasi consecutive, proprio per garantire flessibilità rispetto alla futura viabilità del comparto. Eventuali decisioni del Tribunale federale non pregiudicheranno la realizzazione dell’opera: anche con l’entrata in vigore della nuova viabilità». Come detto, per ora siamo ai lavori preparatori (la chiusura del cantiere è prevista per il 2028): ciò significa fra l’altro la demolizione degli edifici e dei prefabbricati che oggi si trovano lì.