Lugano

Il posto di Polizia in Pensilina? «Sì, è già previsto»

Un ufficio per le forze dell’ordine è contemplato nel concorso per il piazzale ex Scuole – Inoltre, dopo il trasloco da via Beltramina alla torre est del PSE verrà riaperto anche quello in Piazza della Riforma
© CdT/Chiara Zocchetti
Nico Nonella
25.10.2023 06:00

Gli ultimi due episodi di cronaca nera registrati negli scorsi giorni a Lugano – le molestie ai danni di una giovane da parte di due sconosciuti e la lite in pieno centro nel corso della notte su sabato che ha portato all’arresto di un 18.enne italiano del Luganese e un 19.enne cittadino marocchino residente nel Mendrisiotto – ha rilanciato il dibattito sulla sicurezza e sulla presenza di agenti in città e in particolare nella zona della pensilina Botta, storicamente luogo “caldo” del centro. L’UDC, in un’interpellanza (primo firmatario Paolo Andreetti) ha chiesto lumi al Municipio sugli episodi violenti in città, chiedendo in particolare di indicare la nazionalità delle persone arrestate o fermate, mentre la Lega dei ticinesi ha auspicato la creazione di un posto di Polizia aperto 24 ore su 24 proprio alla Pensilina. Non è la prima volta che una proposta del genere viene formulata in Città: sette anni fa, era l’ottobre del 2016, la richiesta era contenuta in un’interrogazione del consigliere comunale leghista Nicholas Marioli. Allora, l’Esecutivo aveva ritenuto «sproporzionato» e «troppo oneroso» aprire un posto di polizia presidiato da due agenti sull’arco delle 24 ore (il quale avrebbe richiesto 10 unità lavorative) in rapporto agli interventi effettuati.

Qualcosa, tuttavia, è già destinato a cambiare. «La creazione di un posto di Polizia in quella zona, un punto caldo della città, è già previsto nel concorso per la sistemazione del piazzale ex Scuole, che ospiterà il futuro nodo intermodale della città», spiega al Corriere del Ticino la capodicastero Sicurezza e spazi urbani, Karin Valenzano Rossi. Si tratta di un front office nella zona coperta». Bisognerà ancora stabilire se lo stesso potrà restare aperto sull’arco dell’intera giornata.

Ma questa non è l’unica novità: la seconda, più a lungo termine, riguarda lo sportello in Piazza della Riforma, situato Palazzo Civico, chiuso otto anni fa come misura di risparmio. «Dopo il 2030 la Polizia lascerà gli spazi in via Beltramina per trasferirsi nella futura torre est del Polo sportivo e degli eventi; quindi avremo nuovamente uno spazio di polizia (anche in questo caso si tratterà di un front office, ndr) in piazza», afferma Valenzano Rossi.

Prosegue nel frattempo l’inchiesta di polizia, coordinata dal procuratore pubblico Roberto Ruggeri, per far luce sulla rissa scoppiata nella notte tra venerdì e sabato in centro città. La scazzottata non è rimasta circoscritta alla Pensilina – luogo dove avvengono spesso episodi di violenza – e ha invece riguardato più luoghi. Decisive per capire che cosa sia effettivamente successo e per chiarire i ruoli dei partecipanti saranno le immagini della videosorveglianza. La lite è sfociata nell’arresto di un 18.enne italiano del Luganese e un 19.enne marocchino residente nel Mendrisiotto (le ipotesi di reato nel loro confronti sono quelle di lesioni gravi, subordinatamente semplici, aggressione, rissa e furto) e all’ospedalizzazione di una terza persona, la cui posizione è attualmente al vaglio degli inquirenti.

Molestie per strada: «Legate a migranti del Maghreb»

Per quanto riguarda invece la situazione a livello di disordini in Pensilina e i recenti casi di molestie in città, la capodicastero Sicurezza tiene a precisare che «occorre fare un’importante distinzione tra le due fattispecie».

«La presunta molestia non è collegata ai disordini tra giovani, che talvolta si sviluppano in Pensilina o in altre zone. Non risulta quindi un aumento di violenza nei punti caldi già noti – afferma la municipale –. Fa invece purtroppo parte di una casistica di episodi spiacevoli che da circa un mese constatiamo e che sembrano essere legati al fenomeno migratorio di provenienza dal Maghreb. Sono in particolare episodi in cui vengono importunate (o peggio) delle donne o dove si rendono protagonisti di scippi in città. Queste persone arrivano a Lugano in treno, trascorrono parte della giornata al Parco Ciani e quando fanno rientro in stazione spesso capitano episodi del genere».

In risposta, la Polizia di Lugano ha intensificato la sua presenza nelle aree interessate, che vengono monitorate. «Lugano è e vuole rimanere una città sicura. Con l’aumento del presidio da parte della Polizia, la situazione, per quanto riguarda scippi e molestie, sembra essersi normalizzata», conclude Valenzano Rossi.

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