Truffa

Il principe etiope e il «Palazzo reale delle menzogne»

Truffa per mestiere e falsità in documenti: la Corte lo ha condannato a 6 anni di detenzione
©Gabriele Putzu
Stefano Lippmann
29.09.2022 18:24

L'inchiesta della procuratrice pubblica Chiara Borelli non ha permesso di accertare se il 66.enne fosse davvero il discendente dell'ultimo imperatore di Etiopia. Quel che è certo – ha commentato presidente della Corte delle assise criminali Amos Pagnamenta nel leggere il dispositivo della sentenza – è che l'uomo ha costruito un "Palazzo reale delle menzogne". Ed è per questo motivo che, poco fa, è stato condannato a una pena di 6 anni di detenzione oltre all'espulsione dal territorio elvetico per 10 anni. Truffa per mestiere e falsità in documenti i reati per il quale è stato giudicato colpevole. Tra il 2007 e il 2017 il sedicente principe – millantando la possibilità di incassare 178 miliardi di dollari americani riscattando dei bond emessi dalla Germania a cavallo delle due guerre – è riuscito a farsi consegnare quasi 13 milioni di franchi. Vittime un fiduciario di Chiasso, un noto imprenditore e un ex direttore di banca le quali, dietro a promesse di un lauto riconoscimento finanziario, hanno prestato i soldi al 66.enne affinché potesse avviare le pratiche con il governo tedesco. "Quel denaro – ha però ravvisato la Corte – non è stato impiegato per incassare i bond, ma solo per permettergli di vivere nello sfarzo".

Correlati