Il Ticino ha due nuovi giovani di lupo: immortalati da fototrappole

In Ticino nel 2025 sono nati almeno due giovani di lupo. A seguito del monitoraggio intensificato è stato possibile immortalarli per mezzo di fototrappole, fa sapere l'Ufficio della caccia e della pesca (DT). I due esemplari sono nati dal branco Gridone che occupa la zona a sud del fiume Melezza. «Sono in corso ulteriori accertamenti per determinare se siano presenti altri cuccioli».
Negli scorsi giorni, lo ricordiamo, il Ticino ha inoltrato all’Ufficio federale dell’ambiente due richieste di intervento relative ai branchi di lupi presenti in Ticino. La prima riguarda la regolazione proattiva di base del nuovo branco Aspra (tra Verzasca e Riviera), che prevede la rimozione fino a due terzi dei giovani dell’anno. La seconda concerne invece la richiesta di riesame della precedente domanda di rimozione totale del branco Carvina — inizialmente respinta — alla luce di una nuova predazione avvenuta a Mezzovico, ai danni di animali da reddito che erano stati «protetti in modo adeguato».
Ticino in controtendenza
Intanto, un comunicato di Pro Natura, WWF Svizzera, Gruppo Lupo Svizzera e BirdLife Svizzera riferisce che le predazioni di animali da reddito in Svizzera da parte dei lupi sono in diminuzione quest'anno. Il Ticino è il solo cantone in controtendenza. A fine ottobre di quest'anno i capi uccisi erano 832, 37 in meno rispetto allo stesso periodo di un anno fa. È invece lievemente aumentato il numero di branchi, dai 38 censiti nel 2024 dalla Fondazione Kora, ai 42 del 2025. Le quattro associazioni ambientali associano questi numeri all'efficacia delle misure di protezione dei greggi. Queste ultime, «assieme a un abbattimento di lupi conforme alla legge, garantiscono le fondamenta di una coesistenza pacifica di lupi e animali da allevamento». A livello cantonale rimangono sui livelli del 2024 anche Glarona e Vallese, mentre si è registrata una diminuzione dei casi nei cantoni di Vaud e San Gallo.
Il presidente della Federazione svizzera d'allevamento ovino (FSAO), Lukas Berger, interrogato al proposito da Keystone-ATS, chiede di trattare le cifre fornite «con molta cautela». Numerosi allevatori coinvolti sarebbero allo stremo psicologicamente, a causa dell'alto numero di bestiame perso, e fisicamente, per via delle impegnative misure di protezione da attuare. Secondo la FSAO, il lupo non dovrebbe avere posto in Svizzera, ma, siccome vi si è insediato lo stesso, si dichiara d'accordo con la tesi delle associazioni ambientaliste secondo cui è necessaria una combinazione di protezione dei greggi e di abbattimenti di canidi. Berger si domanda se la regolazione dei lupi «sia sufficiente» o se siano necessarie misure ancora più drastiche.
