In discoteca lo sballo è la cocaina

BELLINZONA - Aveva messo in piedi un traffico di droga di vario tipo, assoldando degli spacciatori locali per fare il cosiddetto lavoro sporco. Condannato a due anni e sei mesi lo scorso 28 aprile alle Assise criminali, un 30.enne marocchino non ci sta. E il prossimo 11 novembre comparirà di fronte alla Corte di appello e di revisione penale, presieduta da Giovanni Celio, per il processo di secondo grado. L'uomo in quasi un anno aveva smerciato nelle Tre Valli, nel Bellinzonese e nel Locarnese mezzo chilo di cocaina, 200 grammi di hashish e almeno un chilogrammo di marijuana. Lo stupefacente veniva acquistato nel Varesotto e poi rivenduto soprattutto ai frequentatori di due discoteche del Sopraceneri. Il sostituto procuratore generale Antonio Perugini aveva chiesto per il giovane (residente dalla compagna a Biasca, pur essendo sprovvisto del permesso di soggiorno) una pena di 3 anni e sei mesi da scontare. La difesa, rappresentata dall'avvocato Stefano Pizzola, si era battuta per un condanna di al massimo 24 mesi (la metà dei quali sospesi con la condizionale). La giudice Rosa Item non aveva creduto alla versione dell'imputato, il quale sostenne in aula di non aver mai spacciato droga ma solo di averla consumata.