Il caso

Incidente di Gobbi, «basta calunnie»

L'avvocato Renzo Galfetti, che assiste il consigliere di Stato, prende posizione sulla vicenda
©Gabriele Putzu
Red. Ticino&Svizzera
21.03.2024 23:10

Continua a far discutere il caso dell’incidente della circolazione, avvenuto a metà novembre 2023, che ha visto coinvolto il consigliere di Stato e direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi. Il tutto, ricordiamo, è partito da un’interpellanza del presidente del Centro Fiorenzo Dadò, intitolata «Un misterioso incidente, è abuso di potere?», tramite la quale ha posto una lunga serie di domande al Governo per fare chiarezza sull’accaduto.

Questa sera, infatti, in maniera indiretta è arrivata anche una prima reazione scritta da parte del diretto interessato. A diffondere un comunicato stampa è stato l’avvocato Renzo Galfetti, il quale, come abbiamo appreso proprio dal comunicato inviato in redazione, assiste in questo momento Norman Gobbi riguardo all’incidente. Un comunicato dai toni accesi nel quale, ad esempio, si parla di «violazione del segreto d’ufficio» riguardo ai documenti riservati poi utilizzati dai media per ricostruire la vicenda. E proprio in merito al ruolo dei media ticinesi, Corriere del Ticino incluso, l’avvocato parla di «calunnia», di «panna montata… senza la panna» e di «sciacallaggio mediatico». Per l’avvocato, dunque, ad essere la parte lesa in questa vicenda è proprio Gobbi.

Sul caso, ricordiamo infine, si esprimerà il Consiglio di Stato nel rispondere all’interpellanza di Dadò, con ogni probabilità nella seduta di Gran Consiglio del 15 aprile. Il Corriere del Ticino prenderà posizione sull’accaduto in seguito alle risposte che giungeranno dal Governo e che dovranno fare finalmente chiarezza su questa vicenda. 

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