Territorio

La circonvallazione arriva anche a Berna

Il consigliere nazionale dell’UDC Piero Marchesi interpella il Consiglio federale: «La Confederazione finanzierebbe la variante in galleria?» – Intanto Bioggio difende il progetto del Cantone: «Solidali con Agno, ma...»
© CdT/Gabriele Putzu
Red. Lugano
11.06.2025 18:34

Amata-odiata circonvallazione. Una settimana dopo la presentazione del progetto tutto in superficie, il tema continua a dividere. Anche (e soprattutto) politicamente.

Partiamo dal fronte degli «scontenti». Il consigliere nazionale dell’UDC (e sindaco di Tresa) Piero Marchesi ha inoltrato un’interpellanza al Consiglio federale in cui chiede, in sintesi, se la Confederazione parteciperebbe al finanziamento della versione in sotterranea, ossia quella scartata dal Cantone perché troppo costosa. «Secondo le informazioni disponibili, il Dipartimento del territorio non ha mai inoltrato alla Confederazione alcuna richiesta di cofinanziamento, né per la variante attuale né per quella sotterranea», scrive il deputato democentrista. Marchesi chiede dunque al Consiglio federale se la variante in sotterranea della circonvallazione Agno-Bioggio potrebbe beneficiare di un cofinanziamento federale, in virtù del suo contributo alla tutela del paesaggio e alla qualità di vita dei cittadini della regione e a quanto potrebbe ammontare il suddetto sussidio.

Dal canto suo, il gruppo dell’UDC in Gran Consiglio ha chiesto al Governo di sospendere il messaggio presentato la scorsa settimana per valutare una terza opzione. O meglio, rivalutare. Già, perché in un’interrogazione (prima firmataria Raide Bassi), i democentristi chiedono di ripensare ad una soluzione interamente in galleria, tra Manno e Croglio (Madonnone). «Un tracciato sotterraneo – seppur più oneroso in termini finanziari – offrirebbe evidenti vantaggi sul piano della viabilità, dell’ambiente e del territorio, spostando il traffico di transito fuori dagli insediamenti abitati e garantendo un beneficio reale e duraturo a tutta la regione».

«Non si può più attendere»

Passando al fronte dei favorevoli al progetto troviamo il Comune di Bioggio, il quale non ha visto cambiamenti nella parte di tracciato che interessa il suo territorio. In una presa di posizione inviata ieri, il Municipio – pur esprimendo solidarietà ai vicini di casa di Agno per l’impatto che la nuova variante avrebbe sul loro territorio – ritiene che questo progetto, nel suo complesso, non possa più attendere. «Bloccarlo ancora una volta significherebbe con ogni probabilità condannare il Malcantone a non vedere mai completata questa infrastruttura essenziale».

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