Il caso

La murata, e quel viale che cambia

Bellinzona: al via il cantiere per la realizzazione di un complesso polifunzionale formato da sei edifici con spazi commerciali, uffici ed appartamenti – L’obiettivo è quello di far risaltare di più il bene UNESCO anche attraverso un’area verde per la sosta e lo svago – L’investimento è pari ad una ventina di milioni
Ecco come si presenterà il complesso previsto lungo il viale Portone. © Rendering Mino Caggiula Architects
Alan Del Don
06.03.2024 06:00

C’è chi lascerebbe tutto così. Perché, scomodando Eugenio Montale, dal «suo volto s’esprime libera» l’anima della Città di un tempo. La murata del Castelgrande, patrimonio UNESCO, da alcune settimane è visibile in tutto il suo splendore. Sul terreno che, in viale Portone a Bellinzona, per una novantina d’anni ha ospitato la ditta Regusci Reco (trasferitasi a Castione), sorgerà un complesso polifunzionale formato da sei edifici con spazi commerciali al pianterreno e appartamenti nei tre piani superiori. Tre stabili daranno sulla strada ed altrettanti subito dietro. Il progetto elaborato dallo studio Mino Caggiula Architects di Lugano prevede la riqualifica urbanistica di tutto il comparto. Il cantiere è entrato nel vivo ed è quindi l’occasione per fare il punto sul futuro volto di una delle arterie centrali della capitale, percorsa quotidianamente da migliaia di veicoli. I lavori dovrebbero concludersi nell’estate 2026 dopo un investimento di una ventina di milioni.

Triplice obiettivo

«Dopo analisi approfondite sulla morfologia storica del contesto si è deciso di sviluppare un progetto che riprendesse il carattere urbano e architettonico del nucleo di Bellinzona e che generasse una minor conflittualità con la murata del castello attraverso una permeabilità visiva e pedestre», si legge nella relazione tecnica. Triplice lo scopo dell’iniziativa imprenditoriale: dar vita ad uno spazio pubblico (a contatto con la rocca verrà realizzata un’area verde pedonale per la sosta e lo svago «curata nei dettagli attraverso un ricercato arredo urbano»), rivitalizzare la superficie e valorizzare la vista sul fortilizio. Contraddistinti dal tetto a falde, i sei volumi principali si compongono di quattro piani fuori terra all’interno dei quali andranno a convivere più funzioni: «Al pianterreno spazi commerciali, al primo e al secondo piano un ampio open space amministrativo e spazi uffici collegati da ponti che permettono di mantenere una continuità spaziale e funzionale. Infine al terzo e ultimo piano appartamenti di diverso taglio». In totale si tratta di una superficie edificata di 5.400 metri quadri. La licenza edilizia è stata rilasciata nell’inverno 2018.

Rispetto per il centro storico

Particolare attenzione, e non potrebbe essere altrimenti, verrà prestata al Piano particolareggiato del centro storico. E, ovvio, alla presenza del maniero e della murata, «realtà imprescindibile» di quel comparto a 5 minuti a piedi dal salotto buono della Turrita. Il complesso avrà una forma ad «U» con una corte interna, gli uffici sul lato strada e la trentina di appartamenti verso la rotatoria ed il bene UNESCO. «Le facciate principali della nuova costruzione presentano un basamento contraddistinto da un porticato arcuato, che richiama gli elementi tradizionali del nucleo storico ed è volto a donare un interessante e attrattivo spazio pedonale, mentre ai restanti livelli è stata applicata una facciata modulare dal carattere razionale che persegue la struttura esistente. All’interno del raster di facciata il progetto alterna un gioco di infissi e logge che sfumano verso l’alto donando maggiore trasparenza all’edificio», si sottolinea nella documentazione del progetto.

Un’altra struttura polifunzionale, ma questa volta di Ingrado (centro di competenza specializzato nelle problematiche di dipendenze), vedrà la luce poco distante. Il cantiere si aprirà in primavera per concludersi anche in questo caso dopo due anni. Il complesso accoglierà altresì il foyer per lungodegenti, i laboratori ed il consultorio, questi ultimi due attualmente già presenti a Bellinzona.