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Smentita l'informazione che dalla parte italiana sarebbe stata chiesta una cauzione di 12 milioni per l'affitto dei battelli che dovrebbero essere utilizzati dal futuro consorzio sul bacino svizzero del Lago Maggiore
Navigazione ancora in alto mare.
Red. Online
28.02.2018 09:28

 LOCARNO – Prima l'informazione, poi la smentita. Durante una serata organizzata dagli ex dipendenti della Navigazione Lago Maggiore (NLM), è emersa la notizia di una cauzione di 12 milioni chiesta da parte italiana per il noleggio delle imbarcazioni della NLM da utilizzare sul bacino svizzero del Verbano. Come ha spiegato il sindaco di Gambarogno Tiziano Ponti che era venuto a conoscenza dell'inghippo in via ufficiosa, l'ostacolo sarebbe stato rilevato lunedì durante una conferenza tra i ministeri svizzero e italiano in vista della nascita del consorzio, che da marzo dovrebbe garantire il servizio, appunto, sul bacino svizzero.

In mattinata fonti ufficiali hanno però smentito le informazioni concernenti la richiesta della fideiussione da parte italiana. Un comunicato con maggiori informazioni, nonché sui prossimi sviluppi, è atteso nel tardo pomeriggio di oggi al termine di un'ulteriore conferenza tra gli addetti ai lavori.

La serata ha poi vissuto momenti "caldi", a dimostrazione di quanto il tema del servizio sul bacino svizzero del Verbano sia sentito, in particolare sulla sponda sinistra de lago, ma non solo. Una serata durante la quale dipendenti e sindacati hanno più volte invocato un Piano B nel caso in cui il consorzio non riuscisse a superare tutti gli ostacoli che gli si pongono ancora davanti.

 I particolari sull'edizione di domani del Corriere del Ticino nelle cronache di Locarno.