«La stazione ferroviaria di Giornico è da riaprire»

La stazione ferroviaria di Giornico va riattivata. Lo sostengono in un’interrogazione interpartitica rivolta di recente al Consiglio di Stato i deputati del Legislativo cantonale Alessandro Corti (Il Centro), Diana Tenconi (PLR) e Michele Guerra (Lega). «Giornico è uno dei nuclei storici più significativi della Leventina, con il potenziale di un museo a cielo aperto. Ha un patrimonio che intreccia storia, architettura, paesaggio e narrazione territoriale, rendendolo un potenziale polo turistico-culturale». In tale contesto, rilevano i firmatari, la fruibilità tramite trasporto pubblico assume un ruolo determinante: «L’accessibilità è una precondizione concreta per trasformare un patrimonio esistente in patrimonio vissuto e generare ricadute economiche e sociali positive sul territorio».
Pensare ai nuclei
Per i granconsiglieri la linea storica del Gottardo - che esiste infrastrutturalmente e attraversa tutto il territorio di Giornico - costituisce un elemento di riflessione utile. «Anche visti i mutamenti intervenuti con AlpTransit nella domanda di mobilità e nelle nuove opportunità di posizionamento turistico delle località servite». Alla luce di queste considerazioni i firmatari pongono quindi una serie di domande al Governo: «Sono state fatte delle valutazioni o degli studi sulla possibile riapertura di fermate per i nuclei della Leventina?». In particolare, chiedono se la riapertura di una fermata a Giornico possa essere considerata uno scenario nei futuri aggiornamenti della pianificazione cantonale. «Si ritiene utile avviare un’analisi preliminare sulla sua fattibilità e sostenibilità d’esercizio?».