L'Araba Fenice ha i capelli bianchi
Una nuova casa anziani al posto dell’attuale Greina, aumentando così il numero di posti letto. È una delle ipotesi al vaglio del gruppo di lavoro che ha il compito di definire le priorità e pianificare gli interventi di manutenzione delle strutture cittadine. Lo si evince dalla risposta data dal Municipio di Bellinzona all’interpellanza di Fabio Briccola (PLR). Da quasi sei decenni in mani private, la Greina dal 2025 entrerà a tutti gli effetti nella rete anziani della capitale assieme agli altri quattro istituti. La durata di vita stimata della casa anziani è di 8-10 anni.
Soluzione ottimale
«In accordo con Cantone e gli attuali proprietari della casa anziani Greina si stanno attuando le misure preparatorie necessarie all’integrazione della casa nella rete anziani della Città. Nei prossimi mesi verrà allestito un apposito messaggio all’indirizzo del Consiglio comunale. L’impatto finanziario sarà nel limite del possibile neutro per quanto riguarda i costi di “ingresso”», spiega l'Esecutivo della capitale. Il 2025, dunque, sarà l'anno decisivo. La Greina, istituto a nord della Turrita che conta una sessantina di posti letto e dà lavoro a 94 collaboratori, sarà quindi come l'Araba Fenice. Verrà demolita e poi ricostruita. È la soluzione ritenuta ottimale dagli esperti per una struttura edificata nel 1966.
Come a Stalingrado
Gli architetti e gli specialisti interpellati dai vertici dell’istituto hanno infatti sconsigliato la ristrutturazione dello stabile realizzato dall’architetto Augusto Jäggli con il ricavato della vendita delle cosiddette «case dei ferrovieri» del quartiere di Pratocarasso (ai tempi soprannominato «Stalingrado»). Nel 1995 la Greina è stata completamente ammodernata, mentre nel 2006 si sono conclusi i lavori alla nuova ala. Ciò significa che se il santo non vale la candela, come si suole dire, non resta che un’alternativa: abbatterla e costruirla ex novo.
Altre edificazioni? È un'ipotesi
I posti letto nelle case per anziani situate sul territorio cittadino, puntualizza infine l'Esecutivo, pianificati per soggiorni definitivi sono 556 mentre in regime subacuto e di breve durata, 50 (cure acute transitorie, soggiorni temporanei terapeutici e soggiorni temporanei). Ad inizio marzo «la lista di attesa di tutte le case per anziani presenti sul territorio di Bellinzona contava 58 richieste, mentre i posti liberi erano 3». Il Municipio prevede delle nuove edificazioni o altre soluzioni per rispondere alle crescenti future esigenze delle persone anziane?, chiedeva Briccola. «È un’ipotesi al vaglio dell’apposito gruppo di lavoro», conclude il consesso guidato dal sindaco Mario Branda.