Mendrisio

L’architettura sostenibile che fa vivere nella natura

All’entrata del capoluogo momò potrebbe presto sorgere un complesso residenziale-commerciale con tetto e pareti rivestite di vegetazione – È un progetto di sostituzione edilizia che ambisce a servire da esempio per gli svariati benefici che l’inverdimento delle costruzioni ha sul contesto in cui si inserisce
Un’immagine di come potrebbe presentarsi in futuro l’incrocio tra via Beroldingen e via Franscini.
Lidia Travaini
04.05.2022 06:00

Le aree verdi previste dal progetto sono tre: una di svago all’interno dei due blocchi in cui si articola l’edificio, protetta dai rumori esterni e dal traffico; una seconda, aperta, in prossimità degli spazi commerciali previsti ai livelli inferiori del complesso; e infine una nell’area dei parcheggi. Ma il verde sarà il colore – e la caratteristica – dominante del progetto anche per un altro motivo: facciate e tetti del futuro edificio saranno vegetati.

Mendrisio potrebbe presto accogliere un nuovo stabile dalle caratteristiche sostenibili e futuristiche in quella che è probabilmente la sua zona maggiormente in fase di trasformazione: la sua «porta d’entrata», tra la stazione ferroviaria, il campus SUPSI e il Centro di pronto intervento. Si tratta di un progetto di sostituzione edilizia, perché prevede la costruzione di un nuovo stabile al posto di uno esistente. L’intento del disegno firmato dall’architetto Alex Romano dello studio Bespace di Paradiso, è quello di sperimentare un nuovo linguaggio architettonico dando vita a una sorta di natura artificiale, che si inserisca armoniosamente nel paesaggio.

Nel concreto, al posto dello stabile all’incrocio tra via Beroldingen e via Franscini, troverà posto un edificio formato da due blocchi con 5 piani fuori terra e due interrati che accoglierà attività commerciali al primo livello e residenze (16 appartamenti) ai piani superiori. Le attività commerciali avranno una connotazione comunitaria: il desiderio è che favoriscano la convivialità (luoghi d’incontro come bar, gelaterie ristoranti o servizi di prossimità).

I benefici del verde urbano

La peculiarità dell’edificio sarà però l’inverdimento di tetto e pareti, che ridurrà l’impatto della costruzione sul contesto, agendo positivamente a livello urbanistico e favorendo al contempo la biodiversità, l’isolamento termico e la qualità dell’aria. Interventi di questo tipo – ne abbiamo parlato ad esempio qualche mese fa, a margine della proposta di inverdire le aziende mendrisiensi per mitigare l’impatto visivo della zona industriale (vedi CdT del 3 dicembre 2021) – determinano benefici di molteplice natura: a livello termico, con riduzioni significative delle temperature nelle aree fortemente urbanizzate, a livello atmosferico, con il contenimento delle polveri sottili, a livello energetico, migliorando le proprietà termiche degli stabili, a livello di gestione delle acque meteoriche, calmierando i picchi di afflusso nella rete delle canalizzazioni, ma pure a livello paesaggistico, limitando l’impatto determinato dalla presenza di grandi edifici.

Il progetto si trova attualmente in fase preliminare. Ma è già stato condiviso con i responsabili dell’Ufficio tecnico di Mendrisio. Uno dei nodi da sciogliere prima della sua concretizzazione è quello della demolizione dello stabile attualmente presente sul terreno. Proprio questo aspetto è attualmente in fase di valutazione da parte delle autorità competenti.

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