Il caso

Le brutture della Città

I fatiscenti stabili ex Gaggini di Bellinzona verranno demoliti, dopo decenni di tentennamenti, nell'ambito del progetto di riqualifica della piazzetta ex Mercato
Alan Del Don
23.06.2022 06:00

I bellinzonesi la chiamano la «ratera». Non perché sono degli snob, ma in quanto la situazione poco decorosa è sotto gli occhi di tutti da decenni. Forse non saranno abitati dai topi i fatiscenti stabili ex Gaggini situati nel comparto retrostante il Municipio, a pochi metri dal comando della Polizia comunale, tuttavia non sono un bel biglietto da visita per una Città che mira ad essere viepiù attrattiva. Della riqualifica dell’area, comprendente anche la piazzetta ex Mercato, si parla da tempo immemore. L’obiettivo dell’autorità politica è sempre stato quello di valorizzare la superficie che si trova nel centro storico e a stretto contatto con due monumenti tutelati (Palazzo Civico e la Murata, quest’ultima gioiello Unesco).

L'albergo, un sogno?

Si potrebbe trasformarla in un luogo di incontro, riaffermando la vocazione ricettiva della Turrita. Non rivanghiamo le idee emerse nel recente passato (come la realizzazione di un albergo di cinque piani dotato di 54 camere nonché una sala polivalente da 700 posti per un investimento di 30 milioni) finite desolatamente nel cassetto. Quello che è certo, allo stato attuale, è che i vetusti edifici verranno demoliti alla pari degli annessi servizi igienici. Lo ha confermato martedì, durante la seconda serata di Legislativo, il capo del Dicastero opere pubbliche (Dop) Henrik Bang. Il quale ha aggiunto che è stato parimenti elaborato un progetto di rivalorizzazione di tutta l’agorà con la posa di una pavimentazione in granito e la creazione di 21 posteggi per le automobili (di cui uno per le persone con disabilità) e quattro per le vetture elettriche.

Uno spazio più decoroso

La risposta ha tranquillizzato il consigliere comunale PLR e commerciante Carlo Banfi, che aveva sollecitato l’Esecutivo attraverso un’interpellanza auspicando di ridare dignità ad un angolo della capitale che nel secolo scorso ospitava il mercato ed era «un centro di incontri e scambi commerciali». Ecco perché si era ventilata subito l’ipotesi di un hotel, come peraltro ve ne erano già stati nel salotto buono di Bellinzona. Pensiamo all’albergo dell’Angelo (stabile Gazzaniga) o quello del Turista appena fuori le mura (nell’attuale sede del Dop in via Bonzanigo, in piazza Indipendenza). Poi nel 1967 furono abbattuti i numerosi stabili che abbracciavano Palazzo Civico; un comparto, allora, caratterizzato da un tessuto densamente edificato. Le ruspe lasciarono un vuoto senza una vera e propria destinazione (furono così ricavati gli odierni 24 posteggi), ma non toccarono il complesso ex Gaggini, la «ratera» appunto, di proprietà comunale. Fino ad oggi.

Tappa intermedia

«Il Municipio ritiene necessaria la demolizione per motivi di decoro e di sicurezza. L’abbattimento deve essere eseguito quale tappa intermedia rispetto alla possibile edificazione prevista dal Piano regolatore», ha affermato il responsabile del Dop Henrik Bang. Il municipale socialista ha aggiunto che «in parte il progetto di riqualifica prevede una pavimentazione in pietra naturale. Trattandosi di un intervento intermedio, in attesa che si definiscano i contenuti della futura edificazione, il progetto consta di una pavimentazione in granito limitata ad una superficie di circa 452 metri quadrati, quale raccordo alla Murata e in corrispondenza del percorso tra il passaggio pedonale nella stessa e la scala d’ingresso di Palazzo Civico».

A buon punto

Il progetto, allestito da un architetto su mandato dello stesso dicastero, è a buon punto ed è stato supervisionato nelle scorse settimane anche dall’Ufficio dei beni culturali. Difficile fare previsioni, ma verosimilmente entro la fine dell’anno l’Esecutivo sottoporrà il relativo messaggio al Legislativo con la richiesta di credito che dovrebbe aggirarsi nell’ordine del milione di franchi. Così come è prematuro, a questo punto, addentrarsi nei possibili contenuti. Con ogni probabilità l’albergo rimarrà un sogno; non è escluso che venga lanciato un concorso di idee per dare, finalmente, un volto decente ad un’area abbandonata da troppo tempo.

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