Golosità

Le colombe volano anche sotto la pioggia

Malgrado la Pasqua bagnata, i tipici prodotti pasquali sono andati a ruba nelle pasticcerie ticinesi (anche nella versione vegana) – Bene coniglietti e uova di cioccolata
Prisca Dindo
30.03.2024 09:00

Colomba di Pasqua, come siamo messi? Riformuliamo: come sono andate le vendite di questa prelibatezza tipicamente pasquale? Alla pasticceria Marnin, al riguardo, la soddisfazione è palpabile. «Stiamo riconfermando le vendite dello scorso anno» spiega Franca Antognini, la titolare dei due negozi di Locarno e Ascona. E ancora: «Notiamo che i prodotti artigianali sono sempre i più ricercati e noi siamo specializzati nei lievitati elaborati con una procedura specifica. Prodotti come il panettone o la colomba fatti con il lievito madre piacciono moltissimo ai nostri clienti».

Terminata la pandemia, l’approccio di Marnin nel campo delle vendite è cambiato radicalmente. «L’ acquisto online ci permette di avere una clientela fissa tutto l’anno, non soltanto durante le festività» spiega Antognini, aggiungendo che la pasticceria locarnese ormai non dipende più dai capricci del tempo. Come invece il turismo nel suo insieme. «Semmai, il sole si può trovare nei nostri prodotti di grande qualità».  

Gli affari stanno andando bene anche da Münger, anche se la Pasqua bassa sta facendo registrare una leggera flessione nel campo delle vendite delle colombe. «Quest’anno la festa è troppo a ridosso del carnevale e, quindi, abbiamo meno giorni di vendita a disposizione rispetto allo scorso anno» commenta Claudio Guatta, il responsabile della produzione dei due punti Münger luganesi, uno a Paradiso e l’altro in centro città. Gatta non nega che il fattore meteo stia avendo un’influenza sulle entrate del negozio in centro città: «Tuttavia – l'aggiunta – stiamo registrando un aumento di clientela locale nel negozio di Paradiso».  

Se da una parte la pioggia e le temperature basse stanno tenendo alla larga i turisti provenienti dalla Svizzera interna, dall’altra le condizioni meteorologiche danno una mano alle pasticcerie, perché il freddo conserva la cioccolata. «Infatti la vendita di uova e coniglietti pasquali stanno andando a ruba» aggiunge Guatta.

Stesso discorso alla confiserie il Porto, dove si stanno sfornando ben quattrocento chili di colombe al giorno. «Pensavamo di fermarci giovedì, invece le vendite andavano così bene che abbiamo continuato a produrne anche ieri» spiega soddisfatto Paolo Loraschi, vice-direttore nonché maître-créateur del Porto. La classica colomba con gli arancini canditi è la più gettonata. «Da due anni però proponiamo pure colombe vegane e colombe senza lattosio che stanno andando alla grande». I tempi cambiano anche nelle pasticcerie, insomma. «È innegabile, noi siamo contenti, tuttavia fa male vedere gli alberghi vuoti» dice concludendo Loraschi.

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